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Dal nostro backstage...
Ecco come è nata la copertina #28 di WEARE!

Ci siamo cascati di nuovo… È bastato il tempo di far asciugare la vernice che eravamo già là, obbiettivo alla mano, carichi e pieni di idee, ispirati da colori, movimento e street art che (come sapete) ci piace!
E così ci siamo ritrovati in un pomeriggio di mezzo lavoro e mezzo cazzeggio a tirare fuori lo scatto che poi sarebbe stato la nostra cover di marzo.
Formazione schierata in campo: Andreoni, Bertocci, Eposito, Frulloni, Stiatti, Ferrini; roba da vincere una coppa del mondo… Al di là delle metafore calcistiche (che non ci vengono neppure troppo bene), per realizzare la foto che appunto vedete in copertina, la prima da citare è sicuramente la nostra fotografa di redazione Agnese Andreoni. Sua la post produzione e lo studio del soggetto grafico. Ha finito di scattare un minuto prima del diluvio e come sempre per noi voto diesci per essere stata capace di unire in un’unica immagine colori, urban style e le mosse di Andrea Bertocci. A lui il secondo grande grazie per essersi prestato e messo in posa. Sì, nel vederlo a testa in giù tutti presenti ci siamo chiesti come un corpo umano riesca a compiere imprese simili; lui tranquillamente ci ha risposto che è abbastanza normale fare certe cose per un ballerino.
La fantastica felpa che indossa ci è stata concessa da Luca Esposito, il titolare di Rebel Rebel Vitange Shop; corner amico di WEARE da sempre e nostro grande supporters, ha deciso di vestire il nostro modello/ballerino con un capo dai colori tenui proprio per permettere alle sue mosse e ai colori del background di emergere e di esplodere nella nostra cover. Se lo adorate (come lo adoriamo noi), lo trovate in vendita nel suo fantastico shop.
Ultima (ma non per la mole di lavoro svolto) da citare è Erica Ferrini, visual designer, ha tra la sue mani la gestione social di WEARE ed è a lei che dobbiamo, oltre agli scatti del backstage, anche una delle mitiche cover di The Aretiner (correte a prenderla finché è disponibile in shop!).
Lorenzo Stiatti e la sottoscritta immancabili rappresentanti di redazione, sul set per supervisionare, ma anche per goderci in anteprima la nascita di un altro numero del magazine.

Citazione a parte merita anche il murales che abbiamo appunto usato come sfondo. Si tratta di Aria a Colori, un’opera voluta da Toyota e Retake nel sottopasso di Via Oriana Falaci. Retake è un’associazione che si occupa di valorizzare e tutelare i beni comuni che è stata coinvolta per scegliere la location e realizzare il murales. Gli autori invece sono il writer McNenya, alias Stefano Santoro e Giuseppe De Martino, in arte Amed.
Il loro progetto è servito, oltre che ad abbellire una zona della città non propriamente raggiante, anche a migliorare la qualità dell’aria di quello spazio urbano, sì perché la vernice speciale che è stata utilizzata ha la proprietà di catturare le sostanze inquinanti presenti nell’aria e assorbire lo smog.
Vi lasciamo in queste pagine un po’ di contatti di tutti i partecipanti a questo lavoro, in attesa della prossima cover e… del prossimo murales!

di MELISSA FRULLONI

Melissa Frulloni
MELISSA FRULLONI

Vegetariana militante. Animalista convinta.
Femminista in prova. Cresciuta con il poster di Jim Morrison appeso alla parete.
Romanticamente (troppo) sensibile e amante della musica vintage.
Una laurea in giornalismo, un cane, mille idee e (a giorni alterni) la sensazione di poter fare qualsiasi cosa…

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