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Collezionismi
Abbiamo incontrato Gianmaria Ceccherini per parlare assieme a lui della sua attività, Last 23, basata principalmente sul collezionismo di una certa tipologia di scarpe...

Esattamente nel periodo di uscita del film «Air» nei cinema, abbiamo incontrato Gianmaria Ceccherini per parlare assieme a lui della sua attività, Last 23, basata principalmente sul collezionismo di una certa tipologia di scarpe.
Come sei entrato in contatto con questo mondo?
«Partiamo dal presupposto che queste sono scarpe particolari, in edizione limitata, che vengono rilasciate in giorni prestabiliti, ad una determinata ora, in numero limitato e a prezzi elevati. Ho iniziato ad appassionarmi durante il periodo delle scuole superiori, acquistando le scarpe che mi interessavano grazie ai soldi che guadagnavo lavorando in pizzeria. Dopo un po’ di tempo mi sono accorto che c’era un mercato vero e proprio per questa tipologia particolare di calzature e che potevo rivenderle, trasformando così la mia passione in un secondo lavoro e se devo essere sincero, guadagnavo molto più da queste vendite piuttosto che nel fare il cameriere. Gli affari sono andati sempre bene, nonostante poi per un periodo mi sono fermato per una temporanea perdita di interesse. Circa un anno fa sono ripartito con rinnovata volontà, ma intenzionato stavolta ad aprire un negozio: ho creato la mia pagina IG e mi sono fatto conoscere dalla clientela, infine ho aperto un negozio fisico ad Arezzo in via Verdi, 5.»
Com’è stato il passaggio dall’online al negozio fisico?
«Sarò sincero, se non fossi già stato abituato a lavorare al pubblico, probabilmente mi sarei trovato piuttosto male, soprattutto perché fuori, durante le prime settimane di apertura, avevamo sempre una fila enorme di persone in attesa e non credo che sarei riuscito a gestire bene la situazione in caso contrario. Alla fine comunque siamo l’unico negozio di reselling specializzato di questa tipologia in tutta la città. Sono molto contento per come stanno andando le cose, perché non mi aspettavo un successo del genere, considerato che tutto era partito inizialmente come temporary shop della durata di tre mesi e ne sono passati sei. Per via della quantità di clienti inaspettata, ho persino dovuto assumere del personale!»

Qual è stata la tua prima scarpa? Quale invece quella che hai sempre voluto?
«Le prime che ho acquistato sinceramente non le ricordo bene perché è passato molto tempo, credo fossero le Yeezy o comunque una scarpa che ancora oggi va poco, ma che si rivendeva. Quelle che invece desideravo fortemente a suo tempo e che sono tutt’ora le mie scarpe preferite, sono le Air Max 97 Sean Wotherspoon della Nike, che hanno alle spalle anche una storia piuttosto interessante.»
Cosa ne pensi della politica di reselling di Nike?
«Per Nike si tratta di guadagni fissi, soprattutto con le Dunk e con le Jordan di cui creano appositamente modelli esclusivi per il mercato dei resellers. Loro sono gli indiscussi dominatori rispetto alle altre marche: per esempio Adidas ha provato a creare per prima una realtà simile, ma rilasciando troppe paia di modelli esclusivi, ha ottenuto l’effetto opposto.»
Quindi l’esclusività di ciò che vendi è apprezzata dagli aretini?
«Direi proprio di sì, perché queste scarpe, come ho già detto, sono rare ed hanno prezzi di molto superiori ai modelli commerciali che si trovano nei negozi più comuni, eppure in tantissimi di tutte le età vengono da noi per acquistarle, arrivando anche a spendere migliaia di euro in certi casi.»
Cosa possiamo trovare principalmente a Last 23?
«Dalle più «comuni» Dunk, a modelli davvero rari e quasi introvabili, principalmente della Nike, fatti in collaborazione con artisti o con brand importanti tipo Tiffany. Alla fine sono sempre i dettagli che fanno impazzire le persone e più nello specifico i collezionisti, portandoli a spendere anche delle cifre considerevoli per qualcosa che altri considerano di poco valore, ma d’altronde si parla di passioni personali che non si possono quantificare con il denaro.
Ci tengo molto a ringraziare la mia famiglia e il mio gruppo di amici che mi hanno supportato e aiutato
in questo progetto.»

di LORENZO STIATTI

last23.com
IG: @last23shop
FB: last23shop

Lorenzo Stiatti
LORENZO STIATTI

Chitarrista e cantautore, principalmente legato da un amore indissolubile alla musica punk e a tutte le sue derivazioni. Lettore accanito sin dall’infanzia e scrittore al giorno d’oggi.

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