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WEARE #25: Estate e flash fluo
Ce la siamo immaginata così… Una notte buia, illuminata da improvvisi flash fluo! E quei lampi altro non sono che i tanti eventi che rischiarano le notti aretine

Ce la siamo immaginata così… Una notte buia, nera e blu scuro, illuminata da improvvisi flash fluo! Strisciate di colore che richiamano la voglia di una stagione calda, quella per cui è impossibile vivere alla luce del sole (l’afa ti incolla all’asfalto del centro…), ma ti devi accontentare di uscire quando divampa il tramonto, dalla golden hour in poi è il tuo momento…
E quei lampi altro non sono che i tanti, tantissimi eventi che rischiarano le notti aretine. In questo numero infatti non potevamo non riproporvi la nostra rubrica Flashati, illuminazioni il 10 righe (o quasi), sugli eventi che la nostra redazione ha selezionato, considerandoli i più meritevoli di nota nell’estate nostrana.
Dentro c’è un po’ di tutto, ma il fil rouge (anzi fluo) che unisce ogni cosa è sicuramente la musica, vista, ascoltata e letta nelle sue variegate e infinite sfaccettature. Da una cassa che suona, ad un giovane talento che accorda un violino, alla sensazione di stare sottopalco in preda ad un raptus di pura libertà, tutto passa da quei graffi di colore nella notte.
L’estate arriva prepotente con quella voglia di lasciare gli sbatti a settembre, il mese zero del calendario, il “the new gennaio” che tanto (tranquilli!) prestissimo tornerà con scadenze, impegni improrogabili, cose da fare subito; ma all’ombra di questi colori fluorescenti che si accendono come lucciole in un campo della provincia aretina, ci lasciamo andare a questi mesi di infradito, birrette ghiacciate e gambe incrociate, seduti su un prato ad ascoltare un pezzo leggero e pop!
E lo sapete che i colori pastello non ci piacciono, le tinte tenui non fanno per noi; siamo pronti a farci cospargere di colori shock, esagerare è il mood del prossimo futuro.
Lo sai che agosto morsica con i suoi denti di ortica la pelle” e noi non vediamo l’ora che lo faccia perché ci è mancato troppo quel pizzicore allo stomaco, quella pelle d’oca alzata in contemporanea al volume che sale… Pronti a farvi illuminare (a tinte fluo ovviamente) dall’estate aretina?

editoriale di MELISSA FRULLONI

(Nel nostro magazine utilizziamo il singolare maschile e non la schwa per dare una maggiore scorrevolezza al testo, crediamo comunque in un linguaggio inclusivo che utilizzi questo simbolo)

Melissa Frulloni
MELISSA FRULLONI

Vegetariana militante. Animalista convinta.
Femminista in prova. Cresciuta con il poster di Jim Morrison appeso alla parete.
Romanticamente (troppo) sensibile e amante della musica vintage.
Una laurea in giornalismo, un cane, mille idee e (a giorni alterni) la sensazione di poter fare qualsiasi cosa…

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