Una boccata d’aria satura di melodia, una gita fuoriporta in sella alla propria mente senza meta né orari di ritorno. Questo è l’effetto curativo della musica dei Calimani, band aretina che sta trovando, proprio in tempi pieni di limiti, nuovi orizzonti compositivi ed espressivi.
“La nostra musica sta acquisendo maggiore profondità, un’intensità diversa che è sicuramente dovuta anche ad un processo creativo diverso rispetto al passato. Prima le canzoni nascevano da e per il nucleo fondatore della band, scritte per lo schema a 2 batteria/ukulele; adesso lavoriamo tutti e 4 insieme all’idea di partenza, dando così nuove e più complesse sfumature al risultato sonoro.”
Già, perché i Calimani nascono inizialmente da Francesco Checcacci (batteria e metronomo del gruppo, anche lontano dal palco) e Mattia Tartaglia (voce, ukulele ed esistenzialismo polistrumentista). Solo recentemente la formazione si è evoluta nell’attuale forma a 4, inserendo in pianta stabile 2 dei tanti “Caliamici” che da tempo gravitavano nell’universo musicale della coppia di musicisti aretini: Niccolò Mutarelli (chitarre e ricciolo assassino a prova di groupies) ed Elia Taverni (basso e mutismo selettivo al servizio della sezione ritmica).
Amici che condividono studio e palco in ossequio ad una vera e propria dipendenza comune dalla musica, la cui espressione artistica attuale è inevitabilmente influenzata, oltre che dal nuovo assetto produttivo, anche dall’incertezza opprimente che caratterizza questo infinito 2020.
“L’impossibilità di condividere, viaggiare e contaminarsi non può non farsi sentire in ciò che scriviamo e suoniamo. Un esempio è “Respirare Ancora”, singolo nato in piena prima quarantena ed uscito ad Ottobre, estratto dal nuovo album su cui stiamo (stavamo?) lavorando: la parte musicale è venuta fuori in modo totalmente spontaneo e registrata suonando insieme, con il testo poi scritto da tutti come naturale conseguenza. Il giro di chitarra, così come le parole, fanno sentire tutta la nostalgia della normalità che abbiamo, ma con un’apertura sia melodica, sia testuale, che guarda a domani, sognando. In un momento del genere i sogni sono vitali: le nostre emozioni ci consentono di continuare a viaggiare verso ciò che vorremmo.”
Preludio al seguito di “Calimani Fantastici e Dove Trovarli” (album precedente pubblicato nel 2018), “Respirare Ancora” colora la musica della band con inedite sfumature, confermando però una qualità di assoluta rarità: i Calimani riescono a toccare corde sentimentali senza mai (s)cadere nel sentimentalismo, con una qualità compositiva invidiabile ed una leggerezza che non è mai banalità. Note piene d’ossigeno, che fanno sempre vedere o intravedere una luce anche all’interno dell’atmosfera più grigia, come solo il miglior Pop sa fare (la maiuscola serve a distinguere dal pop mordi e fuggi da radio del centro commerciale, ndr).
Le atmosfere sognanti caratterizzano dunque le prime registrazioni che stanno emergendo dalle lavorazioni in corso sul nuovo album, dal cui ascolto si percepisce subito una diversa maturità artistica. D’altro canto, si parla di musica prodotta ad oltre 2 anni di distanza dal disco precedente: tempo che consente un’evoluzione tanto naturale quanto salvifica in prospettiva, evitando il ripetersi e sgretolarsi nella foga di pubblicare e ripubblicare sempre la stessa cosa, tristemente comune nel mondo musicale contemporaneo.
I 4 ci tengono comunque a tranquillizzare: la pandemia ha sì influito nel mood dei nuovi pezzi e nella consapevolezza creativa, ma non ha certo scalfito l’animo scanzonato che caratterizza la band sin dagli inizi. A riprova, retroscena dell’ultimo live al Folkest 2020 di Spilimbergo (Friuli), inadatti a queste pagine ma che lo scrivente si è goduto con lacrime agli occhi durante l’intervista…
“Restiamo i soliti 4 cretini che si vogliono un bene dell’anima e che non vedono l’ora di tornare a far casino suonando in giro. Continuando a parlare di sogni, il nostro per il prossimo futuro è proprio quello di poter finalmente, tutti insieme, cementare l’attività della band, riuscendo a condividere regolarmente tra palchi e studi di registrazione questa nostra creatura.”
di ALESSIO FRANCI
Credits Jacopo Bille
FB: Calimani
IG: @calimani_band
Musicomane innamorato di ogni applicazione del linguaggio. Cerco storie e suoni che mi facciano vibrare tanto ad ascoltarle, quanto a raccontarle. Osservo, rifletto, percuoto, vivo. Mi muovo per il mondo senza filtri e senza la pretesa di trainarlo, col solo obiettivo di conoscerne ed apprezzarne le sfumature più o meno armoniche.