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Dietro un numero c'è sempre una storia
I numeri e la storia di CGIL Arezzo.

La forza delle parole – in primo luogo Diritti – ma soprattutto l’evidenza dei numeri, incontestabili.

L’introduzione del Jobs Act, con la conseguente flessibilizzazione del mercato del lavoro, ha ulteriormente evidenziato il fenomeno del lavoro precario; a tale tendenza l’organizzazione della CGIL ha risposto con l’azione e con i fatti. Risale al 2016 – un altro numero – l’avvio della raccolta firme per la presentazione della proposta di legge “Carta dei Diritti universali del Lavoro”, corredata da tre quesiti referendari a sostegno

(Voucher, ART. 18, Responsabilità solidale degli appalti).

Nonostante i successivi sviluppi politico-istituzionali, la CGIL, le cui numerose federazioni di categoria si estendono fino alla tutela di nuove identità lavorative come quelle autonome, ha raggiunto importanti traguardi in termini di effettiva tutela dei diritti precedentemente acquisiti dai lavoratori e dalle lavoratrici; così come, al tempo stesso, non si è tirata indietro di fronte alle nuove sfide determinate in campo lavorativo dalla transizione ecologica e demografica. Nel quadro di un Paese che invecchia, sono precari i pensionati; non è stata ancora superata  – e crediamo ci sia ancora molto da lavorare in questo senso – la disparità salariale e di trattamento tra lavoro femminile e maschile. Corre l’inflazione ma, nonostante il carovita, sono i numeri – ancora una volta – a registrare un aumento salariale medio su base mensile di € 250,00 nel corso degli ultimi dieci anni, a seguito dell’avvenuto rinnovo dei contratti nazionali. Tema centrale, infine, quello della sicurezza sui luoghi lavoro; oltre alla presenza dei delegati sindacali, fisicamente presenti negli stabilimenti produttivi, occorre una nuova consapevolezza da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Il Diritto ai saperi e il libero accesso alla conoscenza rappresentano i punti cardine dell’azione sindacale; ai giovani – donne e uomini – viene offerto uno spazio in cui ragionare sul proprio spazio di crescita all’interno delle aziende.

“Pensate sempre che la nostra causa è la causa del progresso generale, della civiltà, della giustizia fra gli uomini. Lavorate sodo, dunque, e soprattutto lottate insieme, rimanete uniti. Il sindacato vuol dire Unione, compattezza.”
Giuseppe Di Vittorio, ultimo discorso poche ore prima di morire, 3/11/1957.

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