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Un alleato per Agripunk

Oggi torniamo a parlarvene perché questa piccola oasi di rispetto e libertà è in serio pericolo: Agripunk rischia lo sfratto.

Recentemente vi abbiamo parlato di Agripunk Onlus , il rifugio antispecista situato ad Ambra, nella provincia aretina, dove da anni vengono accolti e curati animali salvati da situazioni di maltrattamento, abbandono o sfruttamento. Un luogo unico, in cui vivono capre, tacchini, maiali, cinghiali e tanti altri animali spesso anziani, malati o disabili, lontani dalla logica del profitto e della produttività.
Oggi torniamo a parlarvene perché questa piccola oasi di rispetto e libertà è in serio pericolo: Agripunk rischia lo sfratto.
Tutto nasce da una recente sentenza che, nonostante Agripunk sia una onlus senza fini di lucro, l’ha assimilata a un’attività commerciale. In altre parole, il rifugio è stato trattato alla stregua di un’azienda, come se il lavoro quotidiano di chi lo gestisce – volontariamente e senza scopo di guadagno – fosse un’attività economica.

Un colpo durissimo per chi ha dedicato la propria vita alla cura e alla tutela degli animali. Come ci racconta Desirée, tra le fondatrici del rifugio: “È proprio l’essere paragonati a un’azienda che ci fa male.
Noi non vendiamo nulla, non sfruttiamo nessuno. Siamo qui solo per dare una seconda possibilità a chi non l’ha mai avuta.
Adesso l’obiettivo diventa uno: riuscire ad acquistare i terreni che ospitano il rifugio, per mettere in sicurezza gli animali e tutto ciò che è stato costruito in questi anni. Ma da soli non ce la possono fare: “Speriamo che qualcuno possa aiutarci, credendo davvero nel nostro progetto e in ciò che rappresentiamo. Oppure, vogliamo provare a far valere a livello politico tutto quello che abbiamo fatto finora, forti del sostegno di chi ci conosce e ci supporta.
Come spesso accade in questi casi, il sostegno esterno è fondamentale: volontari, partecipazione agli eventi, donazioni, ma anche semplicemente far conoscere la storia e le difficoltà del rifugio può fare la differenza. Ecco perché abbiamo scelto di dare il nostro contributo, alla causa di Agripunk, mettendo a disposizione il nostro magazine per far conoscere questa situazione. Un gesto semplice, ma che speriamo possa fare la differenza, aiutando la onlus ad ottenere il supporto necessario per trovare una soluzione e continuare ad essere un rifugio sicuro per chi non ha voce.
Questo posto mi ha insegnato che non è mai abbastanza quello che si prova a fare. Ma è proprio per questo che continuiamo a resistere: per tutte le creature che vivono qui e che amiamo profondamente.
Seguite Agripunk e sostenete il rifugio, ci sono molti eventi in programma; partecipare può fare la differenza!

di FRANCESCA CARRARA

Località L’isola 61/a, Ambra di Bucine
agripunk.com
FB: Agripunk Onlus
IG: @agripunkonlus

Franvesca Carrara
FRANCESCA CARRARA

Tosco-siciliana, laureata in Lettere Moderne, amante di Cesare Pavese, degli scrittori scorbutici e delle pagine che non ti lasciano andare. Vivo con un libro in una mano e una penna nell’altra – se in riva in una spiaggia, meglio ancora. Ho casa piena di libri da leggere e di diari da scrivere, ma soprattutto ho una vita piena di storie da raccontare.

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