“Se fa come l’antichi, che mangiavano le bucce e buttavan via i fichi”
Tradotto: “In qualche modo si farà…”
Questo è uno dei meravigliosi modi di dire in dialetto aretino che le pagine social Aretina Doc provano a spiegare e conservare, come in un archivio storico, ma in modo completamente smart e contemporaneo.
Il blog è curato e ideato da Emma Ghinassi, che si è caricata sulle spalle la responsabilità di promuovere il verbo del nostro dialetto: “Credo che il patrimonio artistico, linguistico e culturale che hanno gli aretini non debba assolutamente andare perso. Deve essere valorizzato, è per questo che ho deciso di dar vita a questo progetto.”
Le fonti d’ispirazione? Per Emma arrivano fra le mura di casa: “Vengo da una famiglia “aretina doc” per l’appunto, e ho avuto la fortuna di avere una nonna e una mamma guardiane di questa ricchezza composta da detti, proverbi e modi di dire. Ho quindi deciso di non perderle, studiandole e imparandole prima, pubblicandole poi.”
Grazie alle sue grafiche, le pagine di “Aretina Doc” sono diventate sempre più virali nel web. E pensare che tutto è nato “completamente per gioco. Una mattina in cui la noia aveva preso il sopravvento, ho iniziato a scrivere sul mio profilo personale e le persone mi hanno seguita. Poi, attraverso la creazione di una pagina ho raggiunto un pubblico molto più ampio, che ha aumentato il mio livello di entusiasmo e impegno verso il progetto.” Ma dietro ai social di Emma, oltre alla passione e al divertimento c’è anche tanto studio: “Uso il mio percorso di studi per fondere il dialetto con l’analisi propria della linguistica, facendolo con rigore e precisione, imparando dai confronti di chi ne sa più di me.”
VocabolARio è il nome di uno degli appuntamenti più attesi nelle pagine: “Ho avuto la fortuna di trovare sempre parole con la nostra sigla provinciale (AR); questa rubrica vuole essere un misto tra conservazione e analisi etimologica delle parole che sono più significative. Ovviamente, la prima parola è stata “Alò”, che secondo me è la sintesi dell’aretino essendo un termine con una storia alle spalle importante. Penso che il nostro dialetto sia da analizzare fino in fondo perché nasconde tantissime curiosità, ed è affascinante. Mi piace fare esempi che facciano sorridere perché il mio intento non è quello di essere pesante, quindi inserisco frasi simpatiche che fanno cogliere, a chi legge, un senso di scoperta, e proprio da chi mi segue sento sempre dire: lo dico tutti i giorni ma non ci faccio mai caso!”
Quale sarà il futuro di “Aretina Doc”?
«Dalla volontà di trovarmi qualcosa di divertente da fare è nato un progetto che mi ha preso la mano: mi piacerebbe farlo diventare un libro o uno studio che possa essere comprensibile da tanti, ma anche una lettura gradevole… E pù diventi anche te ‘n aretino doc!»
di RICCARDO BUFFETTI
IG: @aretina.doc
FB: aretina.doc