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Nel mood di Aside
Torniamo a parlare con uno dei musicisti sicuramente più produttivi della scena underground del nostro territorio, Aside

Sono trascorsi due anni da quando abbiamo pubblicato la prima intervista su WEARE. In questo numero torniamo a parlare con uno dei musicisti sicuramente più produttivi della scena underground del nostro territorio, Aside, riguardo alle sue ultime e numerose produzioni.
Cosa è cambiato nella tua vita in questi ultimi due anni?
«Sicuramente il cambiamento più grande è l’essermi trasferito da Torino a Monza. Fino a poco tempo fa lavoravo come postino ed ho tentato un colloquio con la Scala di Milano senza farmi troppe illusioni; con mia grande sorpresa sono stato chiamato dalla direzione del teatro per firmare il contratto entro due giorni, quindi ho dovuto licenziarmi e cambiare casa in pochissimo tempo, organizzandomi come meglio potevo. Lasciare Torino è stato un grande dispiacere, perchè amo quella città ed è li che Aside è nato ed ha trovato ispirazione. Per quanto riguarda la musica ho iniziato un nuovo progetto con i ragazzi dei The Thirtysevens (band punk rock di Arezzo), chiamato Deadly Murders.»
Tornando a parlare di Aside andiamo ad analizzare in ordine cronologico le nuove uscite, iniziando con Roots & Memories.
«Ho pubblicato questi pezzi interamente strumentali nel giugno 2020. Aside è composto prevalentemente da due anime, una più punk rock, pop punk, mentre l’altra più legata al post rock e al post punk: sicuramente Roots & Memories appartiene a quest’ultima categoria, più scura e riflessiva. Come esempio di ciò posso menzionare l’ultima traccia, The Day The Sun Fell Into The Ocean, in cui mi ero prefissato quest’immagine del sole che lentamente tramonta sul mare, accompagnata da una narrazione mantrica e da suoni midi, drone e tastiera, oltre ai classici strumenti che uso.»
Nel Gennaio del 2021 esce il primo full lenght da otto pezzi. Un bel pilastro nel tuo percorso, a mio avviso.
«Lo vedo più come una raccolta che come un disco. C’è sicuramente un filo conduttore nella forma canzone, ma ad un orecchio attento non possono sfuggire le differenze di suono e di master. Anche qui i brani sono abbastanza variegati e rappresentano un pò la summa di tanta musica ascoltata negli anni; la melodia accompagna tematiche più o meno familiari a tutti, come il disagio esistenziale, i cambiamenti di vita e le persone che la cambiano; in particolare, questo racconto gira intorno alla figura di una ragazza che è stata davvero importante per me e la malinconia per le vecchie amicizie che purtroppo non posso frequentare come un tempo.»

Personalmente sono stato stregato da Same Refrain e da quel bridge di chitarra al suo interno.
«Questo brano è quello che più è piaciuto agli ascoltatori ed è anche il mio preferito; per me è come guardarmi allo specchio e rappresenta il vero mood di Aside: malinconico, con una ritmica che cerca sempre di spingerti in avanti.»
Sei mesi dopo Changes esce New Life, un ep di tre brani davvero interessanti. Che cosa mi puoi dire a riguardo?
«Con quell’EP sono tornato un pò più sui binari di Roots & Memories, vertendo sullo shoegaze e l’alternative rock, ma senza dimenticare lo stile del lavoro precedente. Le canzoni hanno testi più eterei e fumosi, ad esempio in Eternal Life descrivo un sogno che mi è rimasto impresso una mattina: riguarda due persone che cercano di amarsi in qualche modo, ma non ci riescono a causa di forze esterne. In Mesmerize invece affronto la difficoltà, a volte enorme, di cambiare prospettive ed evolversi, rimanendo appunto ipnotizzato nello status in cui ti trovi.
Ah, il titolo New Life l’ho scelto perchè in quel periodo avevo preso il gatto.»
Ep 2021 è l’ultimo lavoro che hai pubblicato ed è anche un ritorno improvviso alle basi con i suoi pezzi puramente punk rock.
«È composto da due brani scartati di Changes, perchè non li ritenevo adatti alla narrazione della raccolta. Ho scelto di pubblicarli comunque da soli perchè mi piacevano e perchè sono particolarmente legato alla seconda canzone, Fly Your Heart Beyond The Cities, in cui parlo di uno dei miei più cari amici, Mirko, e della forte amicizia che ci lega nonostante la distanza; nel corso degli anni ci siamo sostenuti a vicenda per superare i nostri momenti peggiori e credo che questo pezzo sia emblematico del nostro rapporto.»
Cosa ne sarà di Aside?
«Per adesso è in stand by per motivi di tempo, di progetti e di lavoro, ma sono sicuro che ripertirà tra non molto. L’idea che ho in testa da un pò è quella di dare forma agli embrioni di canzoni mai uscite che ho nel mio hard disk e di andare poi a registrarli in studio, invece che a casa come ho sempre fatto.»

di LORENZO STIATTI

IG: @.aside

Lorenzo Stiatti
LORENZO STIATTI

Chitarrista e cantautore, principalmente legato da un amore indissolubile alla musica punk e a tutte le sue derivazioni. Lettore accanito sin dall’infanzia e scrittore al giorno d’oggi.

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