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Casa Mamma Grazia
Intervista a Cristiano Rossi, Presidente della Fraternità Federico Bindi.

Sabato 27 maggio musica e solidarietà sono tornati ad animare il parco di Villa Severi, con la seconda edizione di “Armati d’Amore”. 

Per quest’anno il ricavato dell’evento è stato interamente devoluto alla Fraternità Federico Bindi Onlus, a sostegno del suo nuovo progetto Casa Mamma Grazia.

Per conoscere qualcosa in più di questa realtà, ormai da tempo attiva nel territorio aretino, noi di WEARE abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il suo presidente, Cristiano Rossi. 

Cristiano come e quando nasce l’esperienza della Fraternità Federico Bindi?
«La Fraternità Federico Bindi nasce nella primavera del 2012 per ricordare la persona di Federico Bindi, instancabile operatore del sociale aretino, animato da valori cristiani e di solidarietà, scomparso prematuramente nel 2009. Federico è stato l’organizzatore del Comitato e della Piazza della Solidarietà, esperienza di volontariato che ha interessato la nostra città per un decennio.
Ha inoltre organizzato momenti di incontro interreligioso per avvicinare i popoli e le persone ed è stato fondatore del gruppo “Impegno Comunitario in Santa Maria in Gradi” avviando, nel 1996, la prima mensa serale per indigenti della città.»

In quali campi è impegnata l’associazione e quali sono i principi e i valori che la contraddistinguono?
«La nostra associazione si occupa di senzatetto e persone in difficoltà, fornendo loro assistenza e consulenza, insieme al calore di uno sguardo, di un abbraccio e di una chiacchierata. Attualmente abbiamo all’attivo un centro diurno in via Chiassaia, aperto tre mattine a settimana, attraverso il quale forniamo servizi doccia, lavanderia, vestiti e colazione e grazie al quale, soprattutto, abbiamo la possibilità di incontrare persone e costruire relazioni di fiducia.»

Nei suoi anni di attività la Fraternità ha raggiunto risultati importanti, da ultimo l’avvio della nuova esperienza di Casa Mamma Grazia. Vuoi raccontarci qualcosa al riguardo?
«Dal 2016 abbiamo avviato un progetto di cohousing, inizialmente strutturato su due case, alle quali poi si è aggiunta anche Casa Mamma Grazia, un’abitazione in cui ospitiamo cinque donne. Attualmente, le tre case accolgono oltre 20 persone. Durante l’evento “Armati d’Amore” si è svolta una raccolta fondi per supportare proprio questo progetto. Credo che consentire a queste persone di avere un letto, una casa e, più in generale, un luogo di comunità, permetta loro di riprogettare la loro vita, cercando un lavoro e rendendosi così sempre più autonomi.»

di AGNESE ANDREONI

federicobindi.org

Agnese Andreoni
AGNESE ANDREONI

Classe 1993, osservo ciò che mi circonda attraverso la mia macchina fotografica. Leggo tanto e a volte provo anche a scrivere.  Mi piacciono la musica (soprattutto quella punk), il mare, le lunghe camminate e i gatti.

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