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Sospesi ad un filo
SottoSopra ASD è frutto della condivisione di passioni, intenti ed obiettivi inerenti la pedagogia del circo

SottoSopra ASD è una scuola di arti circensi, danza aerea e discipline varie, fondata nel 2019 dalla direttrice Simona Serafini e dalla presidente Marialuisa Paulonia. La scuola sorge in un’ex zona industriale, dove le travi d’acciaio dell’altissimo soffitto si colorano di nastri vivaci e attrezzi stravaganti, disegnando un affascinante spazio urbano contagiato dall’arte. Simona ci racconta oggi qualcosa in più: i suoi occhi chiari e brillanti, così come la sua voce rapida e squillante, esprimono tutta la passione e l’entusiasmo che una maestra può dare, e ricevere, dai propri allievi.
Come nascono, in cosa consistono e a chi si rivolgono le discipline che insegnate?
«SottoSopra ASD è frutto della condivisione di passioni, intenti ed obiettivi inerenti la pedagogia del circo. Ci occupiamo di diverse discipline circensi: dal verticalismo all’acrobatica a terra, dall’equilibrismo alla capoeira. Ad oggi la scuola conta 120 allievi, per la stragrande maggioranza ragazzi tra gli 8 e i 18 anni, ma anche bambini tra i 3 e 5 anni del progetto Minicirco e, infine, adulti. Ovviamente i giovani sono i primi ad avvicinarsi, con curiosità, a questo mondo, ma le fasce di età a cui ci rivolgiamo sono quelle ricomprese tra i 3 e i 101 anni.»
In che modo riuscite a conciliare le caratteristiche di danza, sport e arti circensi?
«L’arte circense da anni è contaminata (e, a sua volta, contamina) in maniera produttiva la danza, il teatro e l’espressione corporea nel suo complesso. Per noi, l’obiettivo ideale è creare un giusto equilibrio tra arte sportiva e performativa. Ma, ricordiamo, il circo non concerne solamente la fisicità: è soprattutto forza mentale, di sfida e superamento dei propri limiti, oltre che coinvolgimento emozionale, fiduciario e intimo tra individui.»
Parlaci dell’iniziativa “Arte d’Asporto’” per l’Ospedale San Donato.
«Sono stata invitata a partecipare al progetto dall’amica e collega Elisa Rossi della scuola Piccola Etoile e da Laura Sarchielli di Tip Top. Lo scopo dell’iniziativa era produrre situazioni d’intrattenimento culturale, durante il lockdown, offrendo momenti di svago e creando legami esclusivi tra performer e pubblico. Un modo per gli artisti di affermarsi e rivitalizzarsi in un momento particolarmente difficile e inattivo, raccogliendo fondi da devolvere all’Ospedale San Donato, con l’intenzione di dare un contributo importante, ma al tempo stesso di far passare il messaggio che anche l’arte è un’attività essenziale, per quanto non ancora recepita come tale in Italia.»

Quali sono i vostri progetti futuri?
«La voglia di ripartire e di condividere è tanta, per questo abbiamo ideato “Alò Cirque”, uno spettacolo creato appositamente per il territorio aretino, in collaborazione con due artisti francesi del Cirque Du Soleil. Inoltre, vorremmo dare una nuova conformazione alla scuola: non più “soltanto” una palestra, ma un centro nevralgico di libera creatività e residenze artistiche, nazionali e internazionali, magari anche con l’intento di ospitare un Festival in futuro. Un altro obiettivo è portare avanti il progetto “Intourneè”, compagnia circense amatoriale itinerante, composta dagli allievi “veterani” della scuola, tra gli 8 e i 18 anni, che ha all’attivo già venti date e che ha partecipato anche al Festival Internazionale TolfArt (Roma). Un progetto completamente ideato e realizzato da allievi e maestri, reso possibile da varie partnership, ma soprattutto grazie al contributo dei genitori, che sono stati fin da subito molto favorevoli, finanziando l’iniziativa e offrendo aiuto e collaborazione. Altra idea per la ripartenza è quella di riuscire a mettere in scena saggi settimanali, per piccoli gruppi contingentati, proseguendo nel mentre anche le collaborazioni con le scuole e con i ragazzi di Autismo Arezzo. Nonostante quest’anno di difficoltà, tutti i nostri sforzi e le gratificazioni da essi derivanti ci ricordano sempre che è questo quello che sentiamo veramente di voler fare.»

di GEMMA BUI

Via Pievan Landi, 45
arezzosottosopra.it
FB: SottoSopra ASD
IG: @sottosopraarezzo

Gemma Bui
GEMMA BUI

Studentessa, musicista, cultrice dell’Arte variamente declinata. Con la scrittura, cerco di colmare la mia timidezza dialogica. Nelle parole incarno la sintesi – e non la semplificazione – della realtà. Credo nella conoscenza come mezzo per l’affermazione di sè e come chiave di lettura dell’esistere umano.

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