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Parolæ, Parolæ, Parolæ Vol. #9
Collettivae è un’associazione di promozione sociale transfemminista e intersezionale, nata ad Arezzo nel Maggio del 2021.

Torna l’appuntamento trimestrale con la nostra rubrica di etimologia femminista. Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne dello scorso 25 Novembre, vi parliamo di Narrazione, Impotenza, Statistica, CAV.

Narrazione
«Forma di comunicazione argomentata, tesa a conquistare consensi attraverso un’esposizione che valorizzi ed enfatizzi la qualità dei valori di cui si è portatori, delle azioni che si sono compiute e si ha in programma di compiere, degli obiettivi da raggiungere.» E’ presente in ogni campo: nell’attivismo, nei media, nelle istituzioni; l’insieme di queste narrazioni contribuisce a forgiarne e plasmarne una ulteriore, quella sociale.

Impotenza
«Condizione relativa al non avere la forza, la possibilità o i mezzi necessari al compimento di una data azione o funzione | all’essere privi dell’energia, dell’autorità necessaria | all’essere inefficaci, al non ottenere lo scopo.» Tale sentimento è ingenerato nel genere femminile anche dalle dinamiche dell’attuale assetto sociale, di matrice patriarcale.

Statistica
«Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misurazione e di descrizione quantitativa, basata sulla raccolta di un grande numero di dati, su ipotesi più o meno direttamente suggerite dall’esperienza o da analogie con altri fenomeni già noti, sull’applicazione di metodi matematici fondati sul calcolo delle probabilità, e infine sulla formulazione di leggi di media. Concepita inizialmente come attività descrittiva di certi fatti sociali, ha ampliato i suoi confini, fino a diventare una vera e propria «scienza del collettivo», disciplina con finalità non solo descrittive dei fenomeni sociali e naturali, ma orientata anche a finalità di ricerca.»
Nella specie, per “statistica di genere” si intende “l’attitudine della ricerca statistica ad assumere il genere come variabile essenziale per la comprensione dei fenomeni sociali”.

CAV
«I centri antiviolenza sono luoghi in cui si offre consulenza, accogliendo le donne che hanno subìto violenza. Alla base del lavoro dei CAV c’è una profonda conoscenza delle cause della violenza e delle conseguenze che essa ha sulle vittime. In Italia, i CAV costituiscono la risposta più coordinata e organizzata al fenomeno della violenza contro le donne, delle quali rappresentano diritti e interessi. La loro origine si collega al movimento di liberazione delle donne degli Anni Settanta, ed è relativamente recente: i primi CAV hanno iniziato a svilupparsi nel nord Europa solo negli anni ’80.»

Numero Antiviolenza e Stalking – 1522
Numero Pronto Donna CAV Arezzo – 0575355053

di GEMMA BUI

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Per approfondire i temi con la rassegna stampa
dedicata al 25 Novembre.

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Gemma Bui
GEMMA BUI

Studentessa, musicista, cultrice dell’Arte variamente declinata. Con la scrittura, cerco di colmare la mia timidezza dialogica. Nelle parole incarno la sintesi – e non la semplificazione – della realtà. Credo nella conoscenza come mezzo per l’affermazione di sè e come chiave di lettura dell’esistere umano.

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