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L'Osservatorio Zero Spreco di AISA Impianti
Abbiamo intervistato Lorenzo Sestini dell'Associazione Astrofili di Arezzo per parlare del nuovo Osservatorio di AISA Zero Spreco!

Abbiamo intervistato Lorenzo Sestini, vice presidente dell’Associazione Astrofili di Arezzo, che assieme ad Aisa Impianti – Zero Spreco Edu – il progetto dedicato alla formazione professionale di Aisa Impianti – hanno dato vita ad una ambiziosa iniziativa per tutta la comunità, inaugurando un osservatorio astronomico di alto livello tecnologico.  

Un osservatorio astronomico a disposizione di ricerca scientifica ma anche di tutti i cittadini? 
«L’estate scorsa ha visto la società Aisa Impianti di Arezzo ancora una volta impegnata in un importante progetto scientifico, infatti, il 26 giugno è stato inaugurato – insieme al Nuovo Gruppo Astrofili Arezzo – un osservatorio astronomico a disposizione del mondo della ricerca e di tutti gli appassionati.» 

Da chi è gestito e dove si trova l’osservatorio?
«L’osservatorio è gestito direttamente da Aisa Impianti e dal Gruppo Astrofili ed è posizionato nel resede dell’Impianto di Recupero Integrale Rifiuti di San Zeno; si tratta di uno strumento che consente di osservare dettagliatamente i pianeti e la luna ma anche la nostra stella, il sole.» 

A chi si rivolge questa iniziativa?
«L’osservatorio intende essere di aiuto alla formazione nel campo delle materie scientifiche e matematiche per le scuole di ogni ordine e grado, ma anche un luogo privilegiato di aggregazione per tutti i cittadini appassionati del cosmo e dei suoi infiniti orizzonti, che con uno strumento di questa portata possono essere svelati.»  

Solo osservazione del cielo?
«Assolutamente no, dato che l’osservatorio solare potrà fornire una importantissima mole di informazioni anche per lo studio dei cambiamenti climatici.» 

In che modo?
«Il nostro Gruppo Astrofili lavora in stretta sinergia con Arezzo Meteo, altra associazione di livello in materia di previsioni meteorologiche, pertanto, potranno legarsi le varie competenze con le osservazioni solari al fine di supportare la ricerca scientifica in campo climatologico.»  

Ad esempio?
«Parlando di cambiamenti climatici, tema di estrema attualità, la possibilità di esplorare visivamente la superficie solare consente di ricavare molte informazioni sulle variazioni di energia della nostra stella e sulla dinamica evolutiva delle macchie solari. Questi dati, elaborati da Arezzo Meteo, possono portare a importanti risvolti pratici in ambito previsionale. Lo studio del sole può dirci molte cose sulle quantità di energia che investono il nostro pianeta il quale, ovviamente, ne risente a livello di fenomeni atmosferici.»  

Andando nel dettaglio, quali iniziative e quali studi state facendo?
«Come accennato, oltre alle serate divulgative per chiunque lo desideri, l’associazione si occupa di utilizzare l’osservatorio come strumento di ricerca in ambiti molto specifici. Tra questi ricordiamo la ricerca di eventuali impatti meteoritici sulla superficie lunare, lo studio della macchia rossa sul pianeta Giove, il calcolo orbitale degli asteroidi, le occultazioni asteroidali. In particolare, come accennato, sono oggetto di approfondimento le macchie solari e le protuberanze della stella, le quali, grazie all’osservatorio, possono essere non solo viste nel dettaglio ma addirittura classificate.»

Quando è accessibile l’osservatorio?
«L’osservatorio è aperto al pubblico tutti i mercoledì sera dell’anno su prenotazione (escluso festivi) ed è rivolto a scuole e associazioni per incontri e approfondimenti anche su temi particolari, ovviamente tenendo conto delle condizioni atmosferiche di visibilità della volta celeste.»  

Progetti futuri?
«Il moderno osservatorio sarà compreso nella rete nazionale degli osservatori astronomici che raccoglie dati da inoltrare alla comunità scientifica nazionale. Tra le altre cose, grazie ad Aisa Impianti, il polo scientifico è in fase di ampliamento e moltissime sono le idee in cantiere: ad esempio, abbiamo in itinere lo sviluppo della visione tridimensionale dell’universo (3d) e dei paesaggi lunari.»

Potremmo dire uno sguardo al cosmo ma con i piedi per terra?
«Mi sembra corretto perché cielo e terra non sono due entità separate, il nostro pianeta non è una scatola chiusa ma risente di tanti fenomeni che accadono nel sistema solare. Con questo bellissimo osservatorio, siamo in grado di comprenderli meglio e di offrire conoscenze e servizi di elevato valore scientifico a tutti i cittadini di Arezzo e della provincia. » 

a cura di MARCO ROSELLI

Contatti
aisaimpianti.it
FB: Zero Spreco San Zeno

Credits: Gianluca Bennati

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