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La qualità non ha fretta
Marco Agnoletti
La fotografia digitale è più immediata e anche lo scatto è meno ragionato. Non devi aspettare le giuste condizioni, studiarlo. Per questo sono un amante dell’analogico

Tutto nasce da uno sguardo, dalla luce, da un’idea… La passione per ciò che lo circonda gli fa imprimere un’immagine, un ricordo che resta vivo e che, a distanza di anni, può farti scappare una lacrima, strappare un sorriso, con il potere di portarti indietro nel tempo, in un viaggio che è una parte della tua vita. Non è magia e lui non è un mago… È “solo” un fotografo.

Marco Agnoletti ci aspetta nel suo negozio e al di là delle tante foto che ovviamente sono appese alle pareti del suo studio di Bibbiena, ciò che mi colpisce è un cartello alla porta d’ingresso che recita: “La qualità non ha fretta”. Un monito che mi fa capire di avere davanti un artigiano, uno che ha imparato dalla vecchia scuola, quando ancora la fotografia era analogica e Photoshop non c’era. Certo i suoi 22 anni di esperienza non mentono e rivelano un lavoro accurato, fatto di precisione, dedizione e tempo speso a capire bene la luce, a studiare le situazioni, come se ancora le foto le stampasse da se, come faceva una volta quando aspettava che l’immagine si imprimesse sul foglio. “Allora la carta la pagavi come l’oro. Quanta ne consumavo all’inizio. Oggi tutto è diverso la fotografia digitale è più immediata e anche lo scatto è meno ragionato. Non devi aspettare le giuste condizioni, studiarlo, scatti e basta. Per questo sono un amante dell’analogico, forse era meglio quando ogni cosa doveva rispettare i suoi tempi.” Ci dice Marco.

È sì, forse oggi la fotografia assomiglia molto al mondo frenetico in cui viviamo, tutto deve essere pronto, ora e subito e non c’è più spazio per la calma, l’artigianalità, e alla fine grazie ai tanti programmi di grafica o ai filtri dei social ti basta scattare e se poi sei bravo a lavorare con quelli il gioco è fatto.

Marco ci mostra delle foto bellissime, altamente professionali, sia dei tanti matrimoni che ha fatto, sia dei ritratti. Ci dice di essere un grande appassionato del bianco e nero: “La grande sfida è riuscire a cogliere l’anima delle persone, imprimerla sulla foto e svelarla con uno scatto, così faccio per i miei ritratti in cui lascio i miei “modelli” liberi, gli chiedo di essere naturali, di non pensare a me. Anche agli sposi consiglio lo stesso e alla fine riusciamo a raccontare la loro giornata in modo davvero particolare.

Un passione per la fotografia che gli ha trasmesso il suo babbo. Un mestiere ereditato, di famiglia che però lui è riuscito a innovare, unendo gli insegnamenti paterni alle nuove tecniche fotografiche più moderne, in un mix perfetto di qualità, esperienza e artigianalità di una volta.

di MELISSA FRULLONI

MELISSA FRULLONI

Vegetariana militante. Animalista convinta.
Yoga praticante. Cresciuta con il poster di Jim Morrison appeso alla parete.
Romanticamente (troppo) sensibile e amante della musica vintage.
Una laurea in giornalismo, un cane, 27 anni, mille idee e (a giorni alterni) la sensazione di poter fare qualsiasi cosa…

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