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Tower Garden - Coltivare il Futuro
Conosciamo Simona Cambria, Andrea e Nico Testi e il progetto Tower Garden di JuicePlus+!

Abbiamo incontrato Simona Cambria, Andrea e Nico Testi, madre e figli, referenti per la città di Arezzo del progetto Tower Garden di Juice Plus+. La nostra curiosità era tanta, fin dall’inizio l’idea ci è sembrata affascinante e innovativa, e siamo convinti che interesserà molto anche voi lettori! Simona, Andrea e Nico sono persone competenti, cordiali e con un grande spirito d’iniziativa: qualità fondamentali per sviluppare un progetto ambizioso ma importante come quello di TG. Continuate a leggere per scoprire cosa ci hanno raccontato!

Come nasce il progetto Tower Garden, e come vi siete approcciati ad esso?
S: «Io mi sono avvicinata per prima, conoscendo la JuicePlus+, azienda presente sul mercato dal ’70, la cui mission è quella di ispirare uno stile di vita sano nel mondo, diventando un punto di riferimento nell’industria del benessere. E’ nato quindi il progetto TG: una vera “figata”, costruita tutta in plastica alimentare, totalmente naturale e green. Un prodotto eccezionale per quanto riguarda la coltivazione per la grande distribuzione, ma che può, al tempo stesso, garantire il giardino o l’orto in casa, necessitando infatti di uno spazio di appena 1,5 m² e di una manutenzione di soli 20 minuti a settimana. Priva di terriccio e nichel, con acqua distribuita a cascata, senza liquidi stagnanti né accumuli batterici, la Tower sfrutta la tecnologia aeroponica, con uno sviluppo in serra senza utilizzo di terra o altri aggregati di sostegno. E’ ovviamente libera da inquinanti, come pesticidi o insetticidi, completamente rispettosa delle norme igieniche e, utilizzando fino al 98% di acqua in meno rispetto alle coltivazioni tradizionali, fa crescere le piante tre volte più velocemente, e con una resa del 30% superiore al normale. Inoltre, non ha stagionalità: si può coltivare ciò che si preferisce, 365 giorni l’anno; c’è infatti l’illuminazione a led, che fornisce alle piante tutta la luce di cui necessitano per la corretta crescita. Io ho il cosiddetto “pollice nero” (ride – NdA): la Tower aiuta anche chi, magari, è meno predisposto, essendo programmata con un timer che lavora in totale autonomia. E’ acquistabile online, comprensiva di kit con manuale d’uso, accessori e materiali di supporto, e il customer service è garantito da una web community unita e funzionale. Garantisce un risparmio anche economico per le famiglie: la Tower costa dagli €5 agli €8 euro al mese per la coltivazione di 32 unità per Tower, a scelta tra 200 tipologie diverse di piante, frutti, verdure, fiori, erbe aromatiche. Può essere pagata anche a rate, ed ha un costo contenuto, che permette di recuperare l’investimento di partenza in 6/12 mesi.»
A: «Nella vita io faccio il barman: la Tower mi permette di coltivare le varie spezie ed erbe per preparare i miei cocktail, in maniera totalmente autonoma e, in qualche modo, “unica”. Mi piace molto anche l’idea che sta dietro al progetto TG, basata sui concetti di sostenibilità e ecologia, per dare un contributo ad aiutare e tutelare l’ambiente.»

Un’opportunità anche per aziende e attività commerciali!
S: «Un esempio, i ristoranti: immagina di poter avere, che so, fiori di zucca freschi tutto l’anno! Questo può garantire una bella esclusiva e costituire un’attrattiva per la clientela. E’ bellissimo anche l’aspetto di imprenditoria femminile: TG dà una gran mano a tutte quelle donne che magari vanno in maternità, e possono comunque continuare a lavorare da casa. E’ un progetto già presente in 800/1000 scuole in tutta Italia; il mio sogno sarebbe quello di riuscire a portarlo anche ad Arezzo, proponendo un’idea moderna e di sviluppo nel nostro Comune.»
N: «Sarebbe bellissimo immaginare la Tower in contesti più delicati e particolari, come RSA, case famiglia, comunità di recupero o istituti penitenziari, anche come forma di coesione e socializzazione tra le persone. Noi, in realtà, abbiamo un sogno in più: immaginate quanto sarebbe bello poter portare le Tower anche nei paesi in via di sviluppo, o che magari dispongono di limitate risorse idriche.»
Che possibilità professionali ci sono per chi volesse lavorare con voi?
S: «L’azienda negli anni si è sviluppata attraverso il network marketing: provi il prodotto, racconti la tua storia, non cerchi il cliente, e tutto verrà da sé. Penso che tutti abbiamo il diritto alla salute, alle cure, ma soprattutto alla prevenzione, e quella tocca a noi.
Dal punto di vista economico, tutti i guadagni provenienti dalla Tower non sono cumulabili con altro reddito, lavori come libero professionista, con sistema fiscale agevolato.»
A: «E’ un’idea, un mindset, prima e aldilà dell’essere una professione. E’ un piccolo contributo, che tutti possiamo dare: non cambieremo il mondo, ma forse possiamo provarci, cominciando da qui. A noi il progetto ha dato un vero e proprio sprint nella vita, offrendoci anche la possibilità di lavorare insieme, come madre e figli, e non è per niente scontato (ridono – NdA)
S: «Io ho due figli grandi; da madre, ritrovarli anche nel settore lavorativo è meraviglioso.»

Volete sapere di più sul progetto Tower Garden?
Visitate i siti: simonacambria.towergarden.com – mielezenzero.towergarden.com – nicotesti.towergarden.com !
Per conoscere le prospettive professionali,
contattate il 3391803980.

Photo Credits: Tower Garden di JuicePlus+

di GEMMA BUI

Gemma Bui
GEMMA BUI

Studentessa, musicista, cultrice dell’Arte variamente declinata. Con la scrittura, cerco di colmare la mia timidezza dialogica. Nelle parole incarno la sintesi – e non la semplificazione – della realtà. Credo nella conoscenza come mezzo per l’affermazione di sè e come chiave di lettura dell’esistere umano.

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