Negli ultimi anni la costellazione di festival indipendenti della provincia di Arezzo è cresciuta notevolmente, dimostrando che non esiste pandemia che possa fermare il potere sociale e culturale della musica e che i giovani hanno costantemente voglia di creare arte e di goderne. È nel pieno di questo fervore che nel 2022, per iniziativa dei ragazzi e delle ragazze di Subbiano, è nato Janus Fest, giunto quest’anno al suo ottavo appuntamento tra eventi estivi e invernali. Per sapere cosa ci attende nella rassegna di questa estate, che si terrà venerdì 25 e sabato 26 luglio presso lo stadio comunale del paese, abbiamo incontrato l’ideatore e promoter Pietro Cioci: “Come gli altri anni non è previsto biglietto, l’ingresso sarà a offerta libera per chi voglia sostenere la nostra causa, ovvero quella di portare qualcosa di fresco in un paese come Subbiano. All’interno troverete due punti bar, la zona ristorazione e tutta una serie di stand di merchandise all’artigianato locale. Una delle peculiarità del Janus è l’attenzione prestata ad ogni forma di arte, non solo alla musica: per questo durante le serate si svolgeranno anche esperienze di live painting e live drawing.”
Il festival è organizzato e curato dall’associazione giovanile di promozione culturale I love Subbiano e da una nutrita schiera di volontari tra i venti e i trent’anni. Un organo pulsante le cui parti si muovono in totale armonia piuttosto che una produzione rigida e gerarchica. Un lavoro di gruppo, questo, che si traduce anche nelle scelte della direzione artistica: “Dalle 18:00 ci sarà un momento aperitivo con djset e soprattutto il visual djset di Paolo Brasini ad introdurre i concerti. Per i gruppi che si alterneranno sul palco ci siamo rivolti come sempre al territorio tranne per due progetti che vengono da fuori e che ci sembrava fossero interessanti da portare nella nostra scuderia. Lavorare in gruppo ci permette di passare oltre le nostre preferenze personali e di creare una lineup varia e che possa andare incontro ai gusti di tutto il pubblico.”
In particolare venerdì 25 il palco vedrà alternarsi artisti del calibro di God of the basement, The Roozalepres e Umarell, progetto del musicista e produttore bolognese Martin Giovannella. A seguire, sabato 26, sarà invece il turno delle glorie locali Le soluzioni semplici, dei maestri del punk made in Arezzo Osaka Flu e dei veronesi Pornorebus. Un palcoscenico di qualità e una birra fresca contro la calura estiva. Tutto ciò che serve per essere felici Janus Fest è pronto a darcelo anche questa estate. Noi abbiamo bisogno della musica e la musica ha bisogno di noi.
di GABRIELE MARCO LIBERATORI

Laureando in lettere antiche, chitarrista dall’animo rétro, cultore di teatro e storia dell’arte. Ritengo che la conoscenza dell’espressione e del pensiero umani sia l’unica chiave per elevare il nostro spirito.. Il mio motto è “E l’omo vive”, perché non c’è buona speculazione intellettuale senza un calice di rosso e un piatto di leccornie regionali.