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In leggerezza, con profondità
Entriamo nella fittissima agenda di Claudia Rossi responsabile della redazione web de il Fatto Quotidiano, nonché opinionista e intervistatrice seriale

Continua il nostro viaggio tra i rivoli dell’informazione che si diramano e affermano a livello nazionale muovendo i propri passi dalla nostra provincia, stavolta entrando nella fittissima agenda di Claudia Rossi. Nata tra i confini aretini, laureatasi in Scienze della Comunicazione, è ad oggi, carica del proprio amore per la scrittura, la narrazione e le arti dello spettacolo, orgogliosa responsabile della sezione “Cultura e Spettacolo” della redazione web de il Fatto Quotidiano, nonché opinionista sempre più presente e spigliata nei salotti tv RAI e intervistatrice seriale di personaggi di calibro sempre crescente.

La risposta alla domanda d’apertura su come ci si possa sentire appena raggiunte le alte vette giornalistiche chiarisce subito che abbiamo scelto di dar luce al personaggio giusto: “Bellissimo avere a che fare con certi ambienti, certe storie e certi personaggi, ma il mio lavoro principale e che amo maggiormente è quello di cui non si parla mai: il coordinamento quotidiano di redazione che occorre per dare vita a un magazine. Per me la parte più bella, perché armonizza nel confronto il lavoro della squadra. Il team di collaboratori interni ed esterni che ho messo insieme da zero è infatti la vera forza del prodotto editoriale di cui sono responsabile, nato letteralmente insieme a me da un’idea del direttore della versione online de il Fatto Quotidiano, Peter Gomez. Posso ormai dire squadra che vince, perché, in una piazza informativa non facile se si trattano tematiche leggere, contiamo 30 milioni di pagine viste al mese. Successi che hanno poi come risvolto l’entrare in contatto, sia intervistandoli che affiancandoli in programmi tv, con storie e personaggi importanti che amo raccontare, o meglio amo far raccontare. Credo infatti che incalzare o prevaricare con la propria voce l’intervistato sia controproducente se si vuol fare aprire chi si ha davanti, specialmente per noi che parliamo di spettacolo. Ok, si corregge e si ribatte, ma è sempre bene ricordarsi che non stiamo trattando Mani Pulite!

L’ospite è il protagonista e deve avere spazio, sentirsi a proprio agio, solo così, pur essendo in quella che è probabilmente la sua millesima intervista, potrà esserci la possibilità che si lasci realmente andare. A proposito di squadra, ribadisco la mia grande fortuna, perché anche Andrea Conti, il mio socio con cui faccio le interviste al personaggio di turno, è esattamente su questa lunghezza d’onda.

Come nasce la tua vocazione giornalistica e da dove scaturisce la tua passione per arti e spettacolo? Che scrivi e parli di ciò che ami traspare, ma anche su quelle poltrone tv ci sembri nata…
«La scrittura è un’attitudine che c’è sempre stata, impossibile stabilire come sia nata se non letteralmente insieme a me. La sua declinazione riguardo la musica, mio argomento d’elezione e su cui credo ormai di parlare con cognizione di causa, si è sviluppata grazie ad un fratello musicista che con la sua band, i Telesplash, e con i gusti brit-pop tramite cui mi folgorò, fece della musica la mia vera e propria passione. La presenza in TV, prevalentemente a TV Talk su RAI3, è invece figlia recente del grande lavoro di interviste messo in piedi con la redazione de Il Fatto Quotidiano Magazine. Mi sono ritrovata sempre più ad assimilare i meccanismi di una macchina, quella televisiva, che se guardata con certi occhi è ancora la macchina più complessa e per certi versi interessante da analizzare, tra quelle comunicative.»

Matthew McConaughey, Maurizio Costanzo, Gialappa’s Band, Alessandro Cattelan, Frank Matano, Manuel Agnelli… E mi devo fermare, con un elenco di personaggi incontrati che potrebbe andare avanti ad oltranza. Tra tutti questi big, qual è l’incontro che ricordi con più emozione? Qual è, invece, l’intervista non ancora fatta e che sogni di realizzare?
«L’incontro più emozionante è stato quello con Maurizio Costanzo. Un gigante. Il modo empatico con cui è entrato in contatto con me e Andrea, sia in onda sia nel breve “backstage” precedente, trasmetteva un’umanità stupenda e un interesse sincero, per noi e per il nostro lavoro. Ti rendi conto che un grande vero ha studiato ciò che fai ed è lì ad aprirsi a te, diventa un momento indimenticabile. L’intervista-sogno, che molto probabilmente rimarrà tale, è Liam Gallagher. Non potendo sognare John Lennon per ovvi motivi, punto sul fratellino minore, per amore musicale e generazionale, sì, ma anche per fame professionale. Sarebbe sicuramente una manna di titoli e perle, da uno dei pochissimi personaggi rimasti a dire sempre e comunque ciò che pensa in quel momento… Non lo fa più praticamente nessuno!»

Ecco la musica che ritorna, e forse non poteva essere altrimenti. Non è in fondo la musica il sommo esempio di leggerezza profonda, che pur agevolmente accessibile va poi a smuovere le faglie più profonde della nostra essenza? Il parallelo con l’approccio giornalistico di Claudia Rossi è tutto qui da leggere e vedere.

di ALESSIO FRANCI

IG: @claudoe_

Alessio Franci
ALESSIO FRANCI

Musicomane innamorato di ogni applicazione del linguaggio. Cerco storie e suoni che mi facciano vibrare tanto ad ascoltarle, quanto a raccontarle. Osservo, rifletto, percuoto, vivo. Mi muovo per il mondo senza filtri e senza la pretesa di trainarlo, col solo obiettivo di conoscerne ed apprezzarne le sfumature più o meno armoniche.

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