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Storia di un cripto-artista e
del bambino che gli insegnò a sognare
Niro Perrone, l’inconsapevole protagonista della nostra storia, è un giovane aretino entrato per caso nel mondo della cripto-arte

Gli psicologi concordano nell’affermare che la noia stimoli la fantasia e la creatività dei bambini, ma forse dopo aver letto questa storia allargheranno le loro tesi anche agli adulti. Infatti, quella che stai per leggere è una fiaba moderna, di quelle che verrebbe da definire a lieto fine, anche se è solamente all’inizio. Come da manuale, un evento negativo, improvviso e imprevisto, rompe l’equilibrio nella vita del nostro protagonista, fornendogli però anche l’occasione per trovare una nuova strada da seguire, a patto che abbia il coraggio necessario. Siediti, mettiti comodo e ricorda quello che diceva Pirandello: “A essere inverosimile è la vita, non la fantasia.”
Niro Perrone, l’inconsapevole protagonista della nostra storia, è un giovane aretino che da molti anni è impegnato ad animare la scena musicale della nostra città, grazie a grande passione e determinazione. Ha una moglie, due figli e un lavoro che gli permette di vivere felicemente la sua vita. Finché all’improvviso arrivano il Covid, il lockdown e la cassa integrazione. Niente di nuovo in questo periodo, purtroppo. Niro si ritrova a casa con moltissimo tempo libero da dedicare ai suoi figli ed è proprio giocando con il più grande di loro che la sua vita prende una svolta completamente inaspettata. I bambini si annoiano a stare tutto il giorno chiusi in casa, hanno bisogno di essere sempre stimolati e cercano il babbo per giocare: “babbo, mi disegni un dinosauro che mangia?”. Come avrebbe fatto qualunque altro genitore, Niro prende in mano carta e penna, lui che non teneva una matita in mano dai tempi della scuola, si siede al tavolo e butta giù sulla carta una storia fatta di immagini. Il bambino si diverte, passa il tempo e chiede al babbo di disegnare altre storie. Niro le disegna, del resto ha molto tempo libero, e disegnando si rende conto che mescolare su carta sogni e realtà quotidiana gli piace e gli riesce anche piuttosto bene. Allora decide di dedicarsi con più passione e attenzione al disegno, compra una tavoletta grafica e comincia a unire il tratto a mano con il disegno al computer e il ritocco grafico. Crea diverse opere che pubblica su Instagram ottenendo un discreto successo, arrivano i complimenti dai primi estimatori del suo stile e i primi lavori su commissione, quasi tutti dall’estero. Così, dallo sconforto della cassa integrazione, Niro si ritrova completamente immerso nel mondo del disegno, un po’ per gioco e un po’ per sbarcare il lunario.

Poi un giorno arriva la vera svolta: un amico lo chiama per dirgli che su un sito ha trovato all’asta per 50 mila euro uno dei suoi lavori fatti su commissione. Quei soldi non vanno a Niro, ma gli si apre davanti un mondo di cui non conosceva nemmeno l’esistenza, un settore poco sviluppato in Italia, ma che invece va alla grande in tutto il resto del mondo, quello della criptoarte: comprare opere d’arte virtuali pagando in criptovalute, come Bitcoin o Ethereum. Si può essere proprietari di un’opera d’arte digitale, quelle che vengono chiamate NTF, cioè di un file jpeg o simile, del quale sarebbe impossibile riconoscere una copia dall’originale? La risposta è sì: grazie alle criptovalute e al loro sistema di funzionamento è possibile. Niro scopre così che quei disegni che inizialmente faceva per il figlio sono considerati da molti estimatori in tutto il mondo delle vere opere d’arte, che il suo stile, un umorismo in chiave macabra, è riconoscibile e apprezzato, tanto che oggi esistono collezionisti disposti a lottare pur di accaparrarsi un suo pezzo all’asta.
Lieto fine o lieto inizio, solo il tempo lo dirà. L’unica certezza è che ad Arezzo è nato un nuovo artista che sta riscuotendo un successo internazionale grazie alla criptoarte, un mondo che fino a un anno fa era lontano da lui anni luce.
FINE.
P.S. Se stai pensando che la criptoarte sia solo l’ultima tendenza eccentrica, pensa che nel 2021 è stata venduta all’asta un’opera cripto-digitale per più di 69 milioni di dollari!
In bocca al lupo Niro!

di STEFANO BENNATI

IG: @niroperrone

Stefano Bennati
STEFANO BENNATI

Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose. Appassionato d’arte, letteratura e cinema. Scrivo per lavoro e lavoro per comprare libri. Mi piacciono i calzini colorati.

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