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Quanto conosci l’intolleranza al lattosio?
Non perdere i consigli del nostro Doc Christian Faffini; in questo numero ci spiega che cosa è l’intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è una condizione che consiste nell’incapacità dell’organismo di digerire completamente lo zucchero (lattosio) presente nel latte e nei suoi derivati a causa di un deficit dell’enzima lattasi. Da questa condizione deriva un malassorbimento con sintomatologia molto varia: dolore e crampi addominali, gonfiore, diarrea e flatulenza ma anche nausea, mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.
L’esame utilizzato per la diagnosi è il breath test, i cui risultati possono però non essere sufficienti a porre la valutazione: è infatti importante valutare anche la propria storia clinica.

Tutti i latticini contengono lattosio?
Il lattosio è il principale zucchero del latte ed è presente in tutti i tipi di latte di origine animale, compreso il latte di capra, di pecora e di asina. È inoltre presente nei loro derivati, soprattutto formaggi freschi e da spalmare, burro, panna e gelati.
Ci sono latticini consumabili anche da intolleranti?
Alcuni derivati possono essere consumati anche in caso di intolleranza: lo yogurt è spesso tollerato per il minimo contenuto di lattosio ed anche alcuni formaggi perché hanno pochissimo lattosio o ne sono privi. La stagionatura è un processo che porta alla scomparsa del lattosio.
Quali alternative esistono ai prodotti con lattosio?
Il latte delattosato e molti latticini vengono prodotti anche in versione senza lattosio. Esistono poi alternative analoghe di derivazione vegetale come le bevande di soia, riso o avena che possono sostituire il latte, ma non tutti i suoi nutrienti in qualità e quantità. Ricordiamo che alcuni alimenti contengono indirettamente lattosio perché nella loro preparazione necessitano di latte: ad esempio molti prodotti da forno. Anche in questo caso però esistono in commercio versioni lactose free.
In alcuni casi il lattosio si nasconde in prodotti «insospettabili», come conseguenza della loro lavorazione: capita con i cibi surgelati, i condimenti e i piatti già pronti, alcuni prodotti per l’infanzia, i biscotti, le merendine, miscele per dolci, creme, bibite e succhi di frutta, liquori cremosi e salumi. È quindi importante leggere le etichette per accertarsi della presenza anche minima di lattosio.
Anche i farmaci possono contenere lattosio! Ad esempio le vitamine e gli integratori, impiegato in genere nella formulazione degli eccipienti. Va però detto che le quantità sono così ridotte da essere normalmente ben tollerate, nonostante tali dosi vadano comunque ad aggiungersi alla quota di latticini presenti nella dieta. In alcuni casi esistono alternative farmaceutiche prive di lattosio.

Come evitare carenze nutrizionali?
Il latte e i suoi derivati sono fonte di nutrienti importanti come il calcio minerale necessario per la salute del nostro organismo, delle ossa e dei denti. Chi non può mangiare latticini può assumerlo bevendo acque effervescenti naturali ad alto contenuto di calcio e consumando verdure a foglia verde, mandorle, sesamo, legumi secchi e diverse specie di pesce e molluschi.
Se sono intollerante devo rinunciare ai pasti fuori casa?
Quando evitare il lattosio non è possibile, e il pasto rischia di diventare un momento di stress invece che di piacere, esistono in commercio integratori contenenti l’enzima lattasi che possono essere assunti ai pasti e aiutarci a «digerire” il lattosio. Quando non siamo certi delle quantità di lattosio contenute negli alimenti preparati fuori casa è bene consumarne piccole porzioni e assumere l’integratore di lattasi per ridurre gli effetti gastrointestinali del lattosio.
I probiotici potrebbero aiutare la mia intolleranza?
Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza su base scientifica che l’assunzione di probiotici aiuta a ridurre i sintomi nei soggetti intolleranti al lattosio. I meccanismi sembrano vari: questi batteri «buoni» possono stimolare la produzione di una classe di enzimi simile alla lattasi, ma anche migliorare la compensazione colica. In caso di intolleranza al lattosio è quindi consigliabile effettuare cicli di probiotici.

Dott. Christian Faffini Dietista Nutrizionista
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