Scroll Top
Che si beve stasera?
Finalmente è arrivata la primavera e la voglia di godersi un bel cocktail è irresistibile... Allora che si beve?

Finalmente è arrivata la primavera e per molti di noi la voglia di godersi un bel cocktail, magari all’aria aperta e in buona compagnia, è irresistibile.
Ma cosa si può scegliere di sorseggiare tra tutti i drink che barman e barlady possono preparare? Lo abbiamo chiesto a Monica Milluzzi, proprietaria del Liquid (Via di Tolletta, 5) che ci ha fatto una panoramica su quella che viene definita la Golden Age dei cocktail.
Oggi i livelli di domanda e offerta sono sempre più alti: chi sta dietro al bancone frequenta scuole, si aggiorna, si informa, ricerca i prodotti migliori e allo stesso tempo i clienti, sempre più esigenti, vogliono bere cose di qualità. Ci si cimenta con lo shaker anche a casa e il mondo culinario e quello del beverage sono sempre più vicini e tanti locali e ristoranti offrono piatti in abbinamento a cocktail e non più solo a vino e birra.

Si sa, il segreto di un buon drink sta nella capacità del barman di mixare nel modo giusto tutti i componenti per far apprezzare il gusto e limitare l’assunzione di alcool. Ma non basta, anche l’occhio vuole la sua parte e così, soprattutto da quando la condivisone sui social di foto di momenti di svago è diventata un’abitudine, anche l’estetica di un bicchiere è fondamentale. Decorazioni accattivanti, colori attraenti e ingredienti particolari rendono speciale una bevuta e trasformano i drink in oggetti di fascino.
Ma quindi, cosa si beve? Monica ci rivela quali sono le ordinazioni che non mancano mai tra i suoi clienti, che si affaccino al bancone durante l’orario dell’aperitivo o nel post cena e quindi per stimolare l’appetito o per concludere con spensieratezza una serata.
I più richiesti sono il cubano Mojito, il Moscow Mule, solitamente servito in un bicchiere di rame, il Negroni, cocktail italiano per eccellenza ormai preparato in tutti i bar del mondo, il Gin Tonic, sempre più protagonista e offerto in tante varianti, l’Aperol Spritz, ricetta originale veneta, e poi i classici che resistono alla prova del tempo come ad esempio Bloody Mary, Margarita, Daiquiri, Caipiroska, Caipirinha, ecc. Ma anche i liquori invecchiati stanno ritrovando una nuova dimensione e vengono serviti miscelati ad altri alcolici e la passione per distillati ed amari sta prendendo sempre più piede.

Infine, come ci suggerisce Monica, che ha inventato il suo “Monique” (di cui naturalmente non ci svela la ricetta), non dimentichiamoci di dare fiducia al barman! Se non sappiamo cosa ordinare affidiamoci alla sua professionalità, in fondo i cocktail più famosi sono nati dalla fantasia di un barista…
Si può bere per il piacere di farlo e si può bere bene ed è importante sottolineare come l’esperienza legata ai drink pone sempre più attenzione alla sostenibilità limitando l’uso della plastica e cercano metodi creativi di riciclo di frutta e verdura.

E allora via libera ad aperitivi e piacevoli serate con un buon bicchiere del nostro cocktail preferito tra le mani e se volete, ci vediamo al Liquid!

di CLAUDIA DI BERNARDO

CLAUDIA DI BERNARDO

Classe ’81, nata ad Arezzo. Laureata in Scienze della Comunicazione, oggi social media manager e copywriter… a casa, in ufficio, in treno, in spiaggia e ovunque ci sia una connessione.
Appassionata di fotografia, di viaggi, di musica e del buon cibo, sa che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, da scoprire e di cui stupirsi.

Post Correlati