15 Giugno | Waiting for summer |
La versione di WEARE
Siamo innamorati. Di queste pagine, del loro odore, dello status che ci conferiscono, di quello che sentiamo nel cuore quando leggiamo tra le sue righe e allora non ci siamo per nessuno, non c’è disprezzo, non ci sono risa, non c’è invidia; perché noi che amiamo in questo giorno siamo altrove, molto più lontano della notte, molto più lontano da questa città… Nell’abbagliante splendore di questo amore.
Quel filo di luci natalizie che penzola dalla finestra di quella casa, sta sbattendo sul muro da troppo tempo… Chissà com’è che ancora non si è fulminato! Il vento lo porta in qua e in là e fuori è davvero freddo. La gente cammina veloce, distratta da tutto; le vetrine tutte accese non catturano l’attenzione e ognuno tira dritto pensando soprattutto alla cena, alle rate della macchina e alla scuola dei figli; i regali sono ancora tutti da fare…
Allora “dimmi cosa leggi… e ti dirò chi sei”, recita un antico detto urbano dell’epoca post-moderna in cui tutto è caos, tutto è già superato e tutto viaggia in circolo, intorno a noi, in un vortice instabile che corre alla velocità della luce…
Allora “dimmi cosa leggi… e ti dirò chi sei”, recita un antico detto urbano dell’epoca post-moderna in cui tutto è caos, tutto è già superato e tutto viaggia in circolo, intorno a noi, in un vortice instabile che corre alla velocità della luce…