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How to live a quiet summer
WEARE#3
Lo avete già intuito con la nostra MOLTO “sobria” copertina, lo capirete sfogliando queste pagine, voltandole, una dopo l’altra alla scoperta di certi personaggi e certi posti… “Sobri” come questi colori vivi che ci sentiamo addosso.

La nostra estate sarà tranquilla… Le proposte (e i presupposti) perché lo sia ci sono tutti… Questi locali che brulicano tra le nostre pagine, che si accendono con le loro serate estive, con i loro cocktail e il chiaccherio della gente che si ferma in Piazza fino a tardi, sono la premessa per un quite time tutto aretino…

Lo avete già intuito con la nostra MOLTO “sobria” copertina, lo capirete sfogliando queste pagine, voltandole, una dopo l’altra alla scoperta di certi personaggi e certi posti… “Sobri” come questi colori vivi che ci sentiamo addosso. Un’esplosione di fantasia, un mix di tinture che ci si sono incollate come l’estate che arriva.

Sono il nostro tatuaggio per la stagione che verrà, la seconda pelle che ci coprirà il corpo fino a settembre… Una muta che filtrerà ogni raggio di sole, ogni goccia di quei temporali estivi e forti. Mentre una mano stampata sullo stomaco ci aiuterà a digerire quelle serate lunghe e intense, calde, dell’estate, che sembrano non finire mai, ma che ti godi come la libertà delle infradito.

Quelle giornate iniziano il pomeriggio, magari in centro, magari al Prato, magari in Piazza, magari ad uno dei tanti incontri, salotti, apertivi organizzati… Poi proseguono, si fanno più dense, come il buio della sera calda che avanza, piano con quella luce che il sole tiene accesa fino a tardi… Sì, poi proseguono, forse sugli spalti della Giostra, forse al Quartiere oppure sotto al palco del Festival che ti fa ascoltare quei cantanti che fino a ieri solo la radio ti faceva assaporare.

E mentre queste giornate scorrono e proseguono, la nostra espressione pian piano si trasforma… Le guance si tendono e la fronte si aggriccia… Gli occhi si avvicinano e i denti si serrano, mentre nella nostra testa quella musica suona, ancora e ancora… Davanti a tutto questo tutto… esplode; la follia, la voglia di godersela, la voglia di guardare le stelle in quei campi bui e profumati di fieno e grano tagliato, con i grilli che cantano il loro concerto, poco fuori città… la libertà!

E così con questi colori, con questa espressione, con questa pazzia fuori e dentro di noi, siamo pronti ad accogliere un’altra estate in cui la nostra Arezzo, quella che ci godiamo dai locali della community #wearearezzo, si riaccende con i suoi eventi e le sue luci e brilla come una cometa che cade infuocata sfiorando il tetto del Duomo.

Ci accompagneremo in questo inizio d’estate per mano, come se, da buoni vecchi amici, ci ritrovassimo a fare due vasche per il Corso… E con questa espressione stampata in faccia e nel cuore saremo pronti a vivere la nostra “calma” estate aretina.

editoriale di MELISSA FRULLONI

MELISSA FRULLONI

Vegetariana militante. Animalista convinta.
Yoga praticante. Cresciuta con il poster di Jim Morrison appeso alla parete.
Romanticamente (troppo) sensibile e amante della musica vintage.
Una laurea in giornalismo, un cane, 27 anni, mille idee e (a giorni alterni) la sensazione di poter fare qualsiasi cosa…