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Il Barbiere di Sicilia
Roberto Infantino, noto come il Barbiere di Sicilia, si innamora in tenera età delle gestualità, della tecnica, della ritualità del barbiere del suo paese di origine in Sicilia, “facevo perfino passare avanti le persone per continuare ad osservarne la trasformazione”.
Da lì inizia un cammino che parte dalla gavetta e culmina con l’apertura della propria attività ad Arezzo.

Roberto Infantino, noto come il Barbiere di Sicilia, si innamora in tenera età delle gestualità, della tecnica, della ritualità del barbiere del suo paese di origine in Sicilia, “facevo perfino passare avanti le persone per continuare ad osservarne la trasformazione”.
Da lì inizia un cammino che parte dalla gavetta e culmina con l’apertura della propria attività ad Arezzo.
Questo articolo racconta soprattutto una storia di successo, un metodo di lavorare legato ad una conoscenza profonda e profonda passione per il mestiere di barbiere.
“Il barbiere anticamente estraeva i denti e praticava salassi, è forse il secondo mestiere più antico al mondo, anche gli egizi avevano esperti acconciatori”.

Il Barbiere: il secondo mestiere più antico del mondo
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“Siamo in una fase in cui ci siamo spinti troppo verso la praticità e l’omologazione, per qunto riguarda la cura dell’uomo, è un cerchio che si è chiuso e deve ripartire dalla sua origine.”
Come si può sentire la differenza tra un formaggio artigianale e uno a marchio Galbani, si può provare l’esperienza della barba e dei capelli fatti con pettine, forbici e lame tradizionali, del trattamento anti irritazione con il panno caldo; da un professionista come Il Barbiere di Sicilia. Lavorare in questo modo significa poter dare sfumature precise e dettagliate al capello, perché come dice Roberto: “Io ho davanti una faccia sulla quale devo cucire il miglior vestito che so realizzare, ogni volta diversamente!” e aggiunge “Gli uomini vogliono sempre più prendersi cura di sé in maniera consapevole ed è per questo che ad Arezzo serviva un posto come il mio.”
La passione, il duro lavoro ed il passaparola portano oggi nel salone di Roberto tanti aretini e personaggi in vista come i giocatori dell’A.C. Arezzo.
Il clima e lo stile del salone, il suo arredamento, gli strumenti esposti in vetrina, riportano agli anni ‘60-’70 riproponendo quell’impostazione di barber shop in cui ci si ritrova proprio come in un bar, in cui si leggeva la Gazzetta dello Sport, in cui si praticavano rituali di bellezza e cura della persona. Infatti all’ingresso c’è anche il luminoso barber pool che riporta i colori blu della nobiltà e rosso del sangue, in relazione all’antico mestiere di barbiere che praticava anche operazioni di piccola chirurgia.
Dopo una breve riflessione finale sulla gioventù e un po’ di preoccupazione sulla fine che potrebbe fare un mestiere di artigianato e raffinato tecnico come il suo, Roberto mi promette una barba gratis presso il suo salone e io lo lascio con una pulce nell’orecchio: “Chissà se un domani tu creassi una scuola per barbieri…”

Il Barbiere di Sicilia
Via Ernesto Schiaparelli 5
Di Nicolò Ciccone

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REDAZIONE

Preparata, attenta, fuori dagli schemi e con una gran voglia di raccontare la nostra città; la Redazione e i suoi articoli su Arezzo, in perfetto stile WEARE…