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BUON RIPOSO

“E nel pomeriggio quando il sole ci nutriva…”

Alle porte della città c’è un posto ideale per inzuppare un po’ i piedi a mollo, dove chiunque è libero di andare.

Non è né una piscina, né un laghetto, ma è semplicemente l’Arno che segue il suo corso. Raggiungerlo è molto facile, una volta scoperta la strada trovarlo sarà una passeggiata. Partendo dal centro di Arezzo bisogna andare in direzione Patrignone per poi arrivare a Campo Luci, attraversare il paese e girare a sinistra prima del ponte. Davanti a voi prenderà forma una spiaggia di sassi immersa nel verde.

Molte volte quello che cerchiamo è scappare da questi pomeriggi afosi oppure abbronzarsi un po’ senza dover spendere ancora soldi, perché si sa d’estate si esce più spesso, i locali stanno aperti fino a tardi e cenare fuori diventa un piacere.

Questo posto così verde, fresco e rilassante è la soluzione ad ogni problema. Un consiglio, non fermatevi sempre alla prima postazione, ma andate anche oltre, il panorama non smetterà di stupirvi. L’Arno che scorre, una spiaggetta di sabbia e sassi, ma attenzione sarebbe meglio armarsi di ciabatte o meglio di scarpe da scoglio. Provate sennò ad arrivare in macchina fino al depuratore, parcheggiate e scendete a piedi, dovete fare un po’ di strada e camminare per una decina di minuti fino a che non arriverete a quella che tutti chiamano “La spiaggetta”.

La sabbia arriva all’acqua, che è pulita e trasparente e come una vera piscina potete tuffarvi e fare delle nuotate.

Una famiglia che fa un pic-nic sotto l’ombra degli alberi, i bambini che giocano con il loro amico a quattro zampe, dalla parte opposta c’è un gruppo di ragazze che ascoltano la musica e prendono il sole, mentre i citti si tuffano, altri invece stanno pescando, certo con il rumore dei tuffi di pesci ne prenderanno pochi. Le ragazze iniziano a cantare, una birra e una cascata di risate.

Ecco il bello di questo posto! E se l’idea di fare il bagno nel fiume non entusiasma troppo, scegliete la spiaggetta al di là del ponticello subito sulla destra, troverete il giusto spazio dove riposare, provate a mettervi seduti nello scoglio più nascosto nella sinistra e… l’immaginazione parte da sola.

Ascoltate. Il vento che smuove le foglie, il rumore dell’acqua che incontra la roccia e poi è la pace dei sensi. Un piccolo paradiso proprio vicino casa, che va comunque mantenuto tale, ripulendo tutto quando si saluta. E anche se Dante cantava nella sua Divina Commedia che l’Arno volta il muso a noi, popolo ringhioso, si era dimenticato che prima di andarsene dalla nostra città passava da qui, che tutti chiamano Buon Riposo.

Di Giulia Basagni

GIULIA BASAGNI

Avete presente la sensazione di un fiume in piena, che niente e nessuno è in grado di fermare?
Ecco questa sono io, Giulia Basagni, 26 anni, laureata in Comunicazione, media e giornalismo, piena di energia e vitalità.
Pronta ad accogliere ogni avventura a braccia aperte, curiosa, affascinata dai nuovi spazi e con gli occhi attenti a guardare oltre.