Cosa è successo a settembre
In un momento di forte crisi dell’attivismo, abbiamo intravisto un barlume di speranza: lo sciopero generale per Gaza del 22 settembre. Nonostante la narrazione piuttosto distorta fattane dalle prime pagine di quasi tutti i quotidiani nazionali il giorno successivo – concentratisi principalmente sugli scontri avvenuti a Milano, un po’ nell’ottica di chi si sofferma a guardare il dito quando altri indicano la luna – lo sciopero ha visto la partecipazione di migliaia di persone, tra sindacati, collettivi studenteschi, centri sociali e privati cittadini, con manifestazioni in 75 città italiane, in una mobilitazione che ha sicuramente colpito e sorpreso molt*.
Sul piano globale, seguiamo con attenzione la navigazione della Global Sumud Flotilla verso Gaza: al momento della redazione di questo articolo, la fregata si trova a sud di Creta, dove è stata attaccata con droni, bombe sonore, spray urticanti e ordigni. Ciò ha (finalmente) comportato anche l’intervento del Governo italiano, che ha inviato in scorta una nave della Marina Militare a tutela dell’incolumità dei partecipanti, pur continuando a mantenere una visione criticabile sul tema e non assumendo prese di posizione esplicite.
Dal punto di vista delle iniziative, il 12 settembre abbiamo organizzato, insieme ad Arezzo Per Gaza, Arezzo Per La Palestina e Casentino Antifascista, l’evento “Noi Siamo Gaza – Ora Più di Prima, Resistenza, Mobilitazione”. All’assemblea aperta sulla necessità di una mobilitazione continua è seguito un momento conviviale condiviso e successivamente l’incontro-dibattito con Mjriam Abu Sarra, ricercatrice italo-palestinese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sul tema “La Palestina e la Logica Coloniale del Diritto Internazionale”. L’evento è stato molto seguito e partecipato.
Il 14 settembre abbiamo inaugurato la nuova stagione del Book Club, ripartito dopo la pausa estiva, presso il centro Onda d’Urto. Il libro scelto è stato “Riflessione sulle Cause della Libertà e dell’Oppressione Sociale” di Simone Weil, filosofa e scrittrice francese, che ha dedicato la sua intera esistenza al riconoscimento e allo scardinamento delle dinamiche di oppressione.
Il testo si interroga sulle sovrastrutture di ciò che l’autrice definisce «macchina sociale» e di come l’essere umano sia passato dalla sottomissione alla natura alla corsa al potere. Sono seguiti lo Swap Party con Dj Set by Pedro, buffet e altre attività correlate.
Nel prossimo futuro di Collettivae, l’intenzione di continuare a progettare eventi sul tema palestinese e sul 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne.
Per tutte le future iniziative, seguite i nostri social!
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