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Oltre gli schemi

La psicologa Benedetta Ricci aka Psikoabbestia continua la sua interessantissima rubrica di psicologia

La nostra storia non inizia con la nascita. Quando veniamo al mondo ci aspetta un bagaglio già colmo di cose che non parla di chi siamo, ma che inevitabilmente parla di quello che ci troveremo a sentire, pensare, gestire. Spesso bagagli preziosi, fatti di rete sociale, di risorse e opportunità, ma a volte bagagli pesanti, non facili da individuare e soprattutto percepiti erroneamente come “altro da noi”.

Aprile 1970: una famiglia numerosa e benestante vede crollare tutto in seguito alla morte improvvisa di un padre ed un figlio in un incidente sul lavoro. La madre e le due figlie, ancora giovanissime, si ritrovano a dover gestire mille difficoltà insieme al dolore per la perdita. Due anni dopo la madre si ritrova a dover chiedere aiuto per far fronte a spese e debiti. Un intero paese passa dalla compassione al giudizio in tempi brevi. Anche la solidarietà ha una data di scadenza e due anni iniziavano ad essere più che sufficienti.

Dicembre 1985: all’età di ventisette anni la figlia più piccola diventa madre per la prima volta, la sua quotidianità è fatta di piccole cose semplici, la sua vita sembra non fare rumore, non la noti, a volte non ti accorgi nemmeno che è presente in un luogo. Lavoro, casa, figli. Solo piccoli desideri, piccole ambizioni che non richiedano la collaborazione di altri.

La nostra storia non inizia con la nascita. Quando veniamo al mondo ci aspetta un bagaglio già colmo di cose che non parla di chi siamo, ma che inevitabilmente parla di quello che ci troveremo a sentire, pensare, gestire. Spesso bagagli preziosi, fatti di rete sociale, di risorse e opportunità, ma a volte bagagli pesanti, non facili da individuare e soprattutto percepiti erroneamente come “altro da noi”.

Aprile 1970: una famiglia numerosa e benestante vede crollare tutto in seguito alla morte improvvisa di un padre ed un figlio in un incidente sul lavoro. La madre e le due figlie, ancora giovanissime, si ritrovano a dover gestire mille difficoltà insieme al dolore per la perdita. Due anni dopo la madre si ritrova a dover chiedere aiuto per far fronte a spese e debiti. Un intero paese passa dalla compassione al giudizio in tempi brevi. Anche la solidarietà ha una data di scadenza e due anni iniziavano ad essere più che sufficienti.

Dicembre 1985: all’età di ventisette anni la figlia più piccola diventa madre per la prima volta, la sua quotidianità è fatta di piccole cose semplici, la sua vita sembra non fare rumore, non la noti, a volte non ti accorgi nemmeno che è presente in un luogo. Lavoro, casa, figli. Solo piccoli desideri, piccole ambizioni che non richiedano la collaborazione di altri.

13 Luglio 2025: è il giorno in cui Serena, stanca di non saper chiedere, arrabbiata per quel senso di vergogna che ha sempre respirato (ed ha fatto suo) senza capirne il motivo, ha deciso di liberare tutti e di rinascere davvero.

Ha deciso di partire per realizzare il suo sogno, ma prima ha organizzato una grande festa nel suo piccolo paese. Ha chiesto a tutti di preparare e portare qualcosa. Ha “disturbato”, ha “fatto rumore”, è uscita dal nascondiglio tenendo per mano la nonna, sua madre e sua zia.
Serena ha rotto uno schema che andava avanti da mezzo secolo. Un salto evolutivo personale che potrà diventare una nuova opportunità per chi verrà dopo. C’è un nuovo bagaglio in viaggio, sicuramente più leggero.

A cura di Benedetta Ricci | Psicologa Psicoterapeuta Ipnoterapeuta
Tel. 3923279643
benedetta.ricci@gmail.com
Ricevo ad Arezzo, Via Crispi, 8
FB: Psikoabbestia
IG: @psikoabbestia

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