Andare in palestra, allenarsi costantemente, curare la dieta: tutte abitudini sane e preziose. Ma c’è un confine sottile tra benessere e ossessione. La vigoressia (o dismorfia muscolare) è un disturbo dell’immagine corporea che spinge chi ne soffre a non sentirsi mai “abbastanza muscoloso”, anche quando il fisico è già allenato. Un fenomeno in crescita, soprattutto tra uomini giovani, alimentato da social, modelli estetici irrealistici e cultura del “corpo perfetto”.
Cosa significa davvero vigoressia
La vigoressia non è semplice “passione per lo sport”. È una condizione psicologica in cui l’allenamento diventa il centro della vita, fino a compromettere relazioni, lavoro e salute. Chi ne soffre tende a trascorrere ore in palestra ogni giorno; seguire regimi alimentari estremi e iperproteici; provare ansia se salta un allenamento; a volte ricorrere a sostanze dopanti per ottenere risultati più rapidi. Non è un capriccio o “vanità maschile”: è un disturbo che, come l’anoressia o la bulimia, richiede comprensione e supporto professionale.
I social come specchio deformante
Viviamo immersi in immagini di corpi scolpiti, filtri e performance estreme. Il messaggio è chiaro: se non sei definito, non sei “abbastanza”. Questo clima alimenta insicurezze, portando molti ragazzi a sviluppare un rapporto tossico con allenamento e alimentazione. La vigoressia è ancora poco conosciuta e spesso normalizzata: chi si allena molto viene elogiato, anche quando dietro c’è disagio psicologico.
Conseguenze fisiche e mentali
Allenarsi troppo non significa essere più sani. Sovraccaricare il corpo può causare infortuni, squilibri ormonali e problemi articolari. Ma il peso più grande è psicologico: la costante insoddisfazione del proprio corpo logora autostima e benessere mentale, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
Uscire dalla spirale
Parlare di vigoressia è il primo passo. Il trattamento richiede un approccio integrato:
Psicoterapia, per lavorare sull’immagine corporea e sull’autostima; Educazione alimentare, per ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo; Allenamenti strutturati, guidati da professionisti che puntano alla salute e non solo all’estetica.
Prendersi cura del proprio corpo significa sentirsi bene, non inseguire modelli irraggiungibili.
La vigoressia è il lato oscuro del culto del fitness. Non è forza di volontà, ma una condizione che merita rispetto e attenzione. Uscire da questo tunnel è possibile, ma serve consapevolezza, supporto e, soprattutto, un cambio di narrazione: il corpo è uno strumento, non un trofeo.
Tre cose da sapere (davvero) sulla vigoressia
- Non è solo “vanità”
È un disturbo psicologico, paragonabile ad altre forme
di dismorfia corporea.
- L’allenamento eccessivo fa male
Troppa palestra può causare lesioni, squilibri ormonali
e stress cronico.
- Chiedere aiuto è un atto di forza
Riconoscere il problema è il primo passo
per recuperare salute ed equilibrio.
A cura del Dott. Christian Faffini Dietista Nutrizionista
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