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TI PORTO L’ORTO
Buono, sano, naturale con prodotti a Km 0 e di stagione. Difficile poter chiedere di più. Anzi no, in questo caso si può, perché si tratta anche di un’attività sociale che permette la partecipazione e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Buono, sano, naturale con prodotti a Km 0 e di stagione. Difficile poter chiedere di più. Anzi no, in questo caso si può, perché si tratta anche di un’attività sociale che permette la partecipazione e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Tutto questo si concretizza nella “Fattoria dei Desideri”
grazie alle attività della Cooperativa Agricola Sociale “L’Ortocolto”, che realizza un progetto di agricoltura sociale e biologica certificata, nei campi e nelle serre situate nei pressi del conosciuto Istituto di Riabilitazione di Agazzi. Giovanni Bertoni ci racconta da dove nasce questa idea: “Il progetto dell’Ortocolto è partito una decina di anni fa con le prime sperimentazioni che erano legate alla cosmesi, alla produzione di saponi, di oli essenziali, con l’orticoltura che era solo abbozzata. C’è stata poi una fase in Valdarno con un’esperienza di coltivazione idroponica. Il progetto così come lo vediamo oggi ha poco più di un anno con nuova acquisizione di terreni, costruzione di annessi e ottenimento certificazione che porta a pensare più in grande.” Come detto lo scopo di queste attività è quello di inserire e creare opportunità di lavoro per i ragazzi con disabilità e ad oggi, in vari modi e tempi, si arriva al coinvolgimento nel lavoro di circa 30 persone, un numero che varia molto anche perché si cerca sempre di inserire persone con svantaggi diversi. Nello specifico si tratta soprattutto degli ospiti dell’Istituto Agazzi, ma c’è spazio anche per collaborazioni esterne che portano a coinvolgere persone affette da sindrome di down o pazienti del reparto per la riabilitazione di gravi traumi; periodicamente si provano anche inserimenti di minorenni con disturbi del comportamento, che hanno risultati positivi ma, proprio per le peculiarità dei soggetti coinvolti, non possono prolungarsi nel tempo.
Il lavoro in agricoltura che permette di diversificare le fasi e di realizzare un’attività che mette in moto tutta una serie di competenze, da quelle più complesse a quelle minime. In particolare è nella fase iniziale e finale del processo produttivo che si possono effettuare gli inserimenti. Infatti nelle serre riscaldate, dove si trova il vivaio e si realizzano la semina e i trapianti, il lavoro può essere opportunamente parcellizzato così

c’è spazio per chi è in grado di lavorare il terreno, chi di seminare, chi di annaffiare…
Lo stesso avviene nell’annesso vicino ai campi dove si procede alla preparazione delle cassette destinate ai circa 150 clienti che ogni settimana ricevono a domicilio i prodotti appena raccolti. Anche qui il
lavoro è stato frammentato in tante microazioni grazie alle quali ognuno può partecipare e dare il suo apporto. Si tagliano le liste stampate dei clienti, si incollano, quindi su un grande banco si procede alla composizione vera e propria delle cassette che può essere svolta in autonomia.
Si crea in pratica una “catena di montaggio sociale” in cui ognuno ha il suo spazio e può dare il proprio contributo.
La produzione soprattutto di ortaggi quest’anno è stata arricchita anche da varie leguminose, tra cui ceci e alcuni tipi di fagioli, tra i quali spiccano gli zolfini. Ci sono poi anche dei nuovi impianti di frutta che sono stati fatti quest’anno e quindi occorrerà un po’ di tempo prima di avere i primi raccolti.
Gli obiettivi e i primi risultati che questo progetto sta ottenendo non possono fare altro che spingere a provare la bontà di quanto viene prodotto. Chi lo desidera può chiedere di ricevere una volta alla settimana a casa una cassetta già pronta con prodotti di stagione certificati. Inoltre è possibile, ogni mattina dal lunedì al venerdì, rivolgersi al banchino che viene organizzato all’ingresso dell’Istituto Agazzi. In futuro, saranno previste altre presenze nei mercati, come quella del sabato ad Arezzo.
Ogni settimana vengono inviate anche delle mail indicando le disponibilità del periodo e quindi è possibile, per chi lo desidera, fare ordini specifici che poi vengono direttamente ritirati sul luogo di produzione.
Insomma i modi e le occasioni per gustare le genuinità
della “Fattoria dei desideri” non mancano, non resta che “coglierle” al volo!

Ortocolto
Via Agazzi 47
Di Mauro Meschini

MAURO MESCHINI

50 anni a sognare la Rivoluzione e senza la minima intenzione di svegliarmi.
Se mi trovo ad un incrocio svolto sicuramente a Sinistra, se devo scegliere un colore mi prendo tutto l’Arcobaleno.
Non sopporto chi alza muri tra sé e il mondo e chi maltratta gli animali.
Sono affascinato dall’atmosfera di un bosco in autunno.
Ciliegina sulla torta: le “mie donne” a casa mi vogliono ancora.