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Datemi un'agenda bianca
pier_ink
Perché se ancora non avete visitato il suo profilo Insta, @pier_ink pubblica non solo il suo disegno, ma anche la foto che ha scelto

Ordina un cornetto alla marmellata e un cappuccino smart, si siede accanto a me e posa sul tavolo un’agenda. Un gesto che più della metà delle persone fa quando si siede ad un tavolo, ma di solito con il proprio smartphone. Inevitabilmente l’attenzione e tutta la curiosità finisce verso quell’agenda, che sta li chiusa davanti a noi. Ma ve lo presento. Si chiama Pierluigi Corti, 27 anni, nato ad Umbertide, vive ad Arezzo e attualmente sta lavorando a Firenze. Ecco che apre la sua agenda. Adesso non è solo un giovane aretino, adesso è un giovane artista.

“Ho iniziato a disegnare tra i banchi di scuola, a volte mentre i professori spiegavano io disegnavo, anche se così non si dovrebbe fare. Mi sono appassionato subito alle agende bianche e tra i banchi riuscivo ad esprimere al meglio la mia creatività!”

Nasce così la passione di Pierluigi che lo porta a scegliere un palazzo, una chiesa, un vicolo poi a fotografarlo e a realizzarlo sulla carta. E disegna anche per una settimana fino a che il disegno non è identico alla fotografia. Dirlo così sembra una cosa semplice, un gioco da ragazzi, ma dietro ad ogni step, come li definisce lui, c’è uno studio ben preciso, dalle angolazioni alla linearità, alla scelta delle sfumature. “Sono partito dal niente, sono autodidatta, tutto quello che so è grazie ai tutorial. All’inizio non è stato semplice, ci vuole massima precisione. Infatti il primo disegno non è venuto molto bene. Pian piano ho capito le dinamiche della prospettiva, la necessità di fissare prima alcuni punti, poi tracciare delle linee ed infine vai a costruire il disegno. Io mi aiuto facendo prima una foto così da immortalare il monumento che voglio rappresentare nell’angolazione da me scelta.”

La cosa più affascinante è che dietro a questi disegni così precisi in ogni particolarità non c’è una riga, né un quadretto, ma solo fogli bianchi. “La pagina bianca mi permette di esprimermi al meglio. Non ho paletti, né limiti, anzi vedere un foglio con righe o quadretti mi blocca. La pagina bianca è come se mi invitasse e mi dicesse “Ora tocca a te!”

Disegni e carta hanno poi incontrato la realtà digitale, facendo davvero conoscere a tutti la bravura di Pier. Ci confessa infatti che da quando ha aperto il suo canale Instagram è riuscito ad avere molti contatti. Perché se ancora non avete visitato il suo profilo (lo trovate digitando @pier_ink) dovete sapere che i suoi post sono molto particolari. Non viene pubblicato solo il disegno realizzato da Pier, ma anche la foto che ha scelto all’inizio dando proprio l’idea di una cartolina.

“Grazie a Instagram ho trovato il nickname con cui adesso vengo conosciuto in tutto il mondo: pier_ink. Il profilo è in continua crescita anche se non c’è stato un disegno in particolare che ha fatto improvvisamente aumentare le mie visualizzazioni, ma è successo via via, post dopo post. I follower mi seguono, ogni giorno aspettano nuovi disegni. Mi scrivono, mi commentano, mi chiedono commissioni. Ho fatto un tatuaggio per un tipo francese, ho disegnato la piazza di Foiano per una gelateria. Ho anche pensato di poter iniziare a vendere le mie stampe, infatti a luglio si terrà la mia prima mostra in collaborazione con un locale aretino, Biolento.”

Ma come fai a trovare l’ispirazione? “Quando disegno la mia prerogativa è ascoltare la musica, mi alieno dalla realtà. La sera molto spesso dopo aver lavorato tutto il giorno mi metto a disegnare, ma sempre con la musica. Oltre all’agenda bianca utilizzo delle penne assolutamente a punta finissima e nere, che mi permettono di fare delle sfumature dando ancora più dettagli al disegno. Ogni piccolo puntino fa la differenza tra un lavoro e un capolavoro. Ci metto tanto tempo, ma lo faccio con piacere, quando vedo il prodotto finito quasi mi stupisce il fatto che sono stato io a realizzarlo…”

Per raggiungere questi risultati sono serviti pazienza, passione e un anno e mezzo al nostro artista che ci confessa che Arezzo, ma anche l’Italia in generale, lo hanno di certo aiutato. “Arezzo, sono partito da qui, è affascinante e ricercata in tutto il mondo. Ho sempre camminato nei vicolini, anche con in primi amori, fino al Prato. Ce l’ho nel cuore e quindi ho pensato di provare a trasmettere questo nella carta”.

E così Arezzo si lascia disegnare dal nostro Pier che, angolo dopo angolo, la ritrae in tutta la sua bellezza e poi la porta in tutto il mondo grazie al suo canale Instagram. “Nel futuro? Mi vedrei a disegnare per tutto il giorno” e noi lo lasciamo così, cuffie nelle orecchie, la sua agenda bianca, penne a punta nera e finissima e un colloquio appena fatto da Moleskine.
A noi di WEARE non resta che augurargli il meglio.

di GIULIA BASAGNI

GIULIA BASAGNI

Avete presente la sensazione di un fiume in piena, che niente e nessuno è in grado di fermare?
Ecco questa sono io, Giulia Basagni, 26 anni, laureata in Comunicazione, media e giornalismo, piena di energia e vitalità.
Pronta ad accogliere ogni avventura a braccia aperte, curiosa, affascinata dai nuovi spazi e con gli occhi attenti a guardare oltre.